29/07/2020 |
di DON MASSIMO. UN RITO E' PIU' DI...
I riti caratterizzano la vita umana. Ci sono i compleanni, la giornata civile di qualche tema, ...la notte rosa... In sè possiamo viverli come fatto economico o anche (meglio) come fatto relazionale. Il rito aiuta a costruire un qualcosa e tende a ripetersi. Anche la vita umana soprannaturale ha realizzato molti riti. Ci sono giornate come 'feste religiose', luoghi 'emergetici', gesti 'propiziatori', parole 'efficaci' ... che ripetiamo. Anche qui possiamo ridurli a un fatto che ci abbassa più che innalza. Possiamo vivere questi riti religiosi per 'calmare' una divinità davanti al male o per 'comperarcela' col nostro bel comportamento e avercela favorevole. I riti cristiani sono di più e aprono al futuro. Essi sono 'memoriale'. Cioè ricordano un evento di salvezza accaduto: in ciascuno di noi personalmente o nella storia, come la venuta di Gesù. In noi c'è stata una grazia percepita come benefica, utile, fortificante, entusiamante, sorprendente. Allora si fa il rito. Poi questo rito 'memoriale' genera la la speranza che quella grazia ricevuta ci venga ancora donata e i suoi benefici portino frutto nel futuro. E' una storia di salvezza che continua, oltre me e oltre 'le attuali profezie di sventura'. Sai riconoscere la venuta di Dio in te oggi? Hai fatto della tua vita religiosa un canto per la tua 'storia di salvezza' nell' Amore di Dio Misericordioso?
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