Dio dà agli uomini anche il potere di partecipare liberamente alla sua provvidenza, affidando loro la responsabilità di « soggiogare » la terra e di dominarla. In tal modo Dio fa dono agli uomini di essere cause intelligenti e libere per completare l'opera della creazione, perfezionandone l'armonia, per il loro bene e per il bene del loro prossimo. Cooperatori spesso inconsapevoli della volontà divina, gli uomini possono entrare deliberatamente nel piano divino con le loro azioni, le loro preghiere, ma anche con le loro sofferenze. Allora diventano in pienezza « collaboratori di Dio » (1 Cor 3,9) e del suo Regno. (CCC 307)

Dio ci crea per amore, ci sostiere e ci cura con amore servendosi anche delle altre sue creature per farci sentire 'figli amati'. Ciascuno di noi può recupare dalla sua storia, fatta di chiaroscuri, i momenti in cui questo amore ci ha raggiunti fino a 'segnare' il nostro essere: genitori, fratelli e sorelle, nonni, zii, insegnanti, educatori, amici... fratelli di comunità.... Ciascuno di noi infatti ha bisogno di sentirsi amato per poter vivere ed è importante ricordare o ri-scoprire (casomai ce ne fosse bisogno) i tratti dell'amore di Dio dal quale veniamo, esistiamo, ci muoviamo