LIBERI FIGLI ADOTTATI IN CRISTO
Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!». Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio. (Gal 4,4-7)
Quest'ultima piccola catechesi considera il meraviglioso testo di Paolo ai Galati nel quale viene presentata, in pochissime battute, tutta la novità dell'amore di Dio in Cristo verso di noi.
Qui presenta la nascita di Gesù proprio con lo scopo di offrire all'uomo un passaggio di condizione: da schiavo a figlio... da dipendente a proprietario... da sfruttato a erede. In una parola 'figlio adottato'.
Questa condizione si percepisce in un 'grido' dello Spirito nei nostri cuori. E' l'anelito, la risonsanza, la 'consolazione spirituale' che dice 'Abbà...Dio Padre'! Attraverso l'ascolto e la sequela di questo 'grido', ovvero nel dialogo con lo Spirito, viviamo un realtà che san Paolo dice essere quella propria del figlio, ovvero 'la libertà dei figli, alla maniera del Figlio Gesù'.
Vivere da figli, nella libertà e non nella schiavitù delle cose o dei precetti, vivere a immagine del Figlio, destinato alla gloria eterna: qui sta il dono più alto dell' amore di Dio.
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