«Chi non ha pazienza vuole tutto subito, tutto di fretta. Chi non conosce questa saggezza della pazienza è una persona capricciosa». Oppure, è una persona che confonde «il modo di agire di Dio con il modo di agire di uno stregone. E Dio non agisce come uno stregone, Dio ha il suo modo di andare avanti. La pazienza di Dio. Anche Lui ha pazienza. Ogni volta che noi andiamo al sacramento della riconciliazione, cantiamo un inno alla pazienza di Dio! Ma il Signore come ci porta sulle sue spalle, con quanta pazienza! La vita cristiana deve svolgersi su questa musica della pazienza, perché è stata proprio la musica dei nostri padri, del popolo di Dio, quelli che hanno creduto alla Parola di Dio, che hanno seguito il comandamento che il Signore aveva dato al nostro padre Abramo: “Cammina davanti a me e sii irreprensibile”».(Papa Francesco Santa Marta 17 /2 2014). La pazienza, la tenerezza di Dio devono essere motivo della nostra fiducia, della nostra speranza, donandoci il coraggio di ritornare a Lui qualunque errore o peccato ci sia nella nostra vita.La pazienza secondo i Padri della chiesa è stata definita come la summa virtus ... essa è essenziale alla fede, alla speranza e alla carità.
Ciò che santifica non è la sofferenza, ma la pazienza.............Cosa ti capita nella desolazione e sofferenza......e scontro col male?? Crollano le speranze false e gli dei che stavi adorando e si purificano i veri e grande desideri di cui sei fatto. Vieni provato a crescere nella virtù della pazienza: è la tribolazione che “produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,3-5). È la pazienza, intesa come virtù e non come sopportazione passiva degli eventi, che permette di fare memoria di un passato ricco di bene, di “continuare non mollare” nel presente e di vedere attraverso un filo di luce il futuro..
Ciò che santifica non è la sofferenza, ma la pazienza.............Cosa ti capita nella desolazione e sofferenza......e scontro col male?? Crollano le speranze false e gli dei che stavi adorando e si purificano i veri e grande desideri di cui sei fatto.
Vieni provato a crescere nella virtù della pazienza: è la tribolazione che “produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,3-5).
È la pazienza, intesa come virtù e non come sopportazione passiva degli eventi, che permette di fare memoria di un passato ricco di bene, di “continuare non mollare” nel presente e di vedere attraverso un filo di luce il futuro..