10/04/2015 |
Tutte le creature vivono nelle mani di Dio. I sensi non scorgono che l'azione della creatura, ma la fede crede all'azione divina in ogni cosa. Essa vede che Gesù Cristo vive in tutto e opera per tutti i secoli, che il minimo istante e il più piccolo atomo racchiudono una parte di questa vita nascosta e di quest'azione misteriosa. L'azione delle creature è un velo che copre i profondi misteri dell'azione divina.
Gesù Cristo dopo la sua risurrezione sorprendeva i discepoli con le sue apparizioni, si presentava loro sotto aspetti che lo nascondevano, e non appena si era rivelato di nuovo, scompariva. Questo stesso Gesù che è sempre vivo, sempre operante, sorprende ancora le anime che non hanno la fede abbastanza pura e penetrante. Non c'è un solo momento in cui Dio non si presenti sotto le sembianze di qualche pena, di qualche esigenza o di qualche dovere. Tutto quello che avviene in noi, attorno a noi e attraverso di noi, contiene e nasconde la sua azione divina, seppure invisibile, e questo fa sì che noi siamo sempre colti di sorpresa e non riconosciamo la sua azione se non quando non sussiste più.
Se fossimo capaci di togliere il velo e fossimo vigilanti e attenti, Dio si rivelerebbe a noi incessantemente e noi godremmo della sua presenza in tutto ciò che ci accade; ad ogni cosa diremmo: "È il Signore!" E in tutte le circostanze ci accorgeremmo di ricevere un dono di Dio, che le creature sono debolissimi strumenti, che niente ci può mancare e che la cura continua che Dio ha di noi lo spinge a darci quel che ci è utile.
Jean-Pierre de Caussade (1675-1751), gesuita
L'abbandono alla divina Provvidenza
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