Le dieci parole del Signore |
21/07/2015 |
In mezzo a tuoni, lampi, dense nubi,
terremoti e terrificante squillare di tromba Dio manifesta al suo servo Mosè
sul Monte Sinai i dieci comandamenti. Non si tratta del risultato di lunghe
riflessioni di uomini saggi ed esperti della vita umana e dei suoi ordini: è la
Parola rivelata di Dio, al cui suono la terra trema e gli elementi si
scatenano. Non si tratta di una saggezza universale, offerta ad ogni uomo
pensante, ma di un avvenimento sacro, al quale persino il popolo di Dio non può
avvicinarsi pena la morte; di una rivelazione di Dio nella solitudine della
vetta di un vulcano fumante: ecco come i dieci comandamenti entrano nel mondo.
Non è Mosé a dadi; li dà Dio; non è Mosé a scriverli; li scrive Dio stesso con
il suo dito su tavole di pietra, come ripetutamente ed energicamente sottolinea
la Bibbia: «E non aggiunse altro» (Deut. 5,19), cioè Dio in persona
scrisse solo queste parole; in esse è compresa tutta la volontà di Dio. La
preminenza dei dieci comandamenti di fronte a tutte le altre parole di Dio è
messa in rilievo con la massima chiarezza dal fatto che le due tavole vengono
conservate nell'arca nel Santo dei santi. I dieci comandamenti hanno il loro
posto nel santuario; bisogna cercarli qui, nel luogo della benevola presenza di
Dio nel mondo, e da qui sempre di nuovo essi si diffondono nel mondo (Is. 2,3
).
DIETRICH
BONHOEFFER
Le dieci parole del Signore: prima
tavola
Interpretazione dei primi tre comandamenti
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