Presentazione del Mercatino dell'usato |
14/11/2015 |
A
Modigliana in via Don Giovanni Verità, a pochissimi passi dall'unico
semaforo, è stato inaugurato, il 23 maggio 2015, il "Mercatino
dell'usato".
L'iniziativa
è del parroco, don Massimo Goni che ha avuto l'idea di recuperare i
locali, di proprietà della parrocchia di Santo Stefano, all'interno
di un palazzo storico a pochi passi dal centro.
Da
sempre nella memoria dei modiglianesi, quei locali, sono sinonimo di
aggregazione e di condivisione, perché per tantissimo tempo e fino a
pochi anni fa, erano sede di un frequentatissimo circolo dove
moltissimi cittadini sono cresciuti in età e capacità.
Primariamente
ci si propone di finanziare iniziative benefiche e una attenzione
particolare è rivolta ad alcuni progetti già avviati nella
parrocchia di Matiokoali in Burkina Faso. Questa è una delle aree
più svantaggiate del pianeta e in collaborazione con il Comitato di
Amicizia di Faenza sono già state ultimate alcune opere primarie per
la promozione umana delle persone che vi abitano. La più
appariscente è sicuramente il pozzo artesiano e la cisterna su torre
per fornire di acqua potabile la popolazione e l'impianto di
irrigazione di un orto di mezzo ettaro. E' in corso la costruzione
della chiesa, che servirà anche come sala polivalente e la
realizzazione della recinzione dell'orto.
Il
parroco di Matiokoali è padre Pierre Kiema legato da vincoli di
amicizia con la nostra comunità e anche quest'anno, come l'anno
precedente, ha trascorso qui circa un mese svolgendo compiti
pastorali, e dopo di lui il testimone è stato ceduto per un altro
mese a suo cugino padre Joel. Entrambi, durante la loro permanenza,
hanno attivamente collaborato per la cura delle nostre anime con don
Massimo e con padre Marcello, che è originario delle Filippine e che
speriamo resti con noi per sempre.
Da
subito ci si è accorti che il perseguire l'obiettivo di aiutare
popolazioni lontane ha l'effetto collaterale di portare beneficio
anche localmente e in modo inatteso.
Innanzi
tutto il mercatino è luogo di aggregazione sia per i volontari che
si prodigano per svolgere le varie attività necessarie, che per le
persone che lo frequentano, siano essi offerente o donatori.
Se
parlassimo di un negozio convenzionale avrei dovuto parlate di
clienti e di fornitori, ma in questo mercatino gli oggetti esposti
sono "donati" liberamente e gratuitamente da persone di buon
cuore e vengono ceduti in cambio una offerta e quindi preferisco
parlare di offerenti invece che di clienti. In questo luogo il tempo
scorre più a misura umana, non c'è la fretta che si vive, purtroppo
per necessità, in altri ambiti, siano essi commerciali o di servizio
alle persone. Qui non c'è il prezzo fisso, c'è un riferimento è
c'è il tempo e il modo di ragionarci sopra. E' capitato in più di
una occasione che l'offerta abbia superato il riferimento previsto.
In altre occasione si è verificato che l'offerente sia riuscito a
convincere i volontari con una offerta inferiore alle attese.
E'
bello così. Quella che qualcuno chiama contrattazione, permette alle
persone di incontrarsi, di conoscersi. Permette di entrare in
contatto con realtà sulla cui presenza a Modigliana sarebbe stato
difficile scommettere. Questo è un altro grande beneficio portato
dal mercatino. Permette di conoscere meglio il nostro vicino casa,
permette di aiutare Modigliana a vivere meglio.
Chi
dona gli oggetti spesso lo fa con sincero spirito altruistico, non lo
fa per sbarazzarsi di qualche cosa, altrimenti lo avrebbe già fatto
ancora prima che il mercatino fosse inaugurato. Parimenti l'offerente
non si rivolge al mercatino con spirito speculativo, ma perché
cerca, e spesso trova, ciò che la ineluttabile logica mercantile ha
tolto dal mercato. Gli esempi sono molteplici, ma non potendo citarli
tutti, citando alcuni rischierei di fare torto ad altri.
Tutto
ciò è reso possibile anche dalla instancabile opera di tutti i
volontari che si mettono a disposizione donando le loro energie, la
loro esperienza e il loro entusiasmo.
Tutti
i lunedì sera, nei locali del mercatino, si recita il rosario
assieme. La porta è aperta a tutti.
|