ESERCIZI SPIRITUALI NEL QUOTIDIANO / 1. SMASCHERIAMO L’IPOCRISIA
IL PROFETA: UN UOMO DALLE LABBRA IMPURE (Lettura di Is 6, 1-6)
· Il profeta è davanti a Dio, come cerchiamo di fare noi in questi giorni. Stare davanti al ‘tre volte santo’. Proveremo a lasciarci interrogare, a metterci in discussione e a seguire la strada che si aprirà.
· Davanti al ‘tre volte santo’ Isaia si riconosce ‘ un uomo dalle labbra impure’, cioè un peccatore. L’angelo di Dio lo purificherà ed egli sarà pronto, libero nel cuore per poter ascolate a voce di Dio che diceva: ‘ chi manderò’ e libero nel cuore per poter dire: ‘eccomi manda me’.
· Soffermiamoci sul profeta che ammette il suo essere peccatore e ascoltiamo la provocazione di Enzo Bianchi dal suo ultimo libro: ‘L’amore scandaloso di Dio’: Gesù ha mostrato nella sua vita una predilezione
per i peccatori. Perché? … perché tutti sono peccatori! Ma predilige i
peccatori manifesti, perchè chi pecca di nascosto non è spronato al cambiamento
dal rimprovero altrui. Così dirà che è venuto, non per chiamare i giusti ma i
peccatori. Questo perché solo chi si sente peccatore ( e lo ammette) si
affiderà alla sua salvezza. Il giusto (che
definiamo falsogiusto, perché nessuno è perfetto) invece rischierà di non
sentirsi bisognoso di salvezza e confiderà solo in sé stesso. Questa tentazione
sembra molto diffusa tra uomini e donne di ogni fede religiosa.
CHIEDIAMOCI:
- abbiamo il coraggio o l’umiltà di riconoscerci
peccatori e di invocare la sua salvezza?
- abbiamo il vizio del falso giusto che è quello
di non vedere la propria pagliuzza ma di criticare e condannare gli altri? - ostentiamo come falsi giusti il nostro valore
desiderando di essere ammirati?
CHIUSI O APERTI?
Questi falsi giusti finiscono per chiudersi nel
loro mondo, o in una loro cerchia evitando il confronto con chi non la pensa
come loro e per evitare la critica. Non curano l’ascolto dell’altro perché
tutto è chiaro nella loro testa. Papa Francesco indica un pericolo per noi
cristiani di oggi: ‘l’autoreferenzialità’ cioè il non accettare critiche,
confronti, dialoghi, anche con chi non è cristiano. Così dice ‘ si sente aria
stantia e puzza’.
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