26/05/2016 |
BRICIOLA di SUSANNA TAMARO. PERDONARE. «Quando hai avuto un’infanzia carente e
devi perdonare i tuoi genitori incapaci di amare è duro sopravvivere in questo
mondo e se ne esce solo col perdono, che è un percorso difficilissimo. Ma il
fatto che prima che mio padre e mia madre morissero io sia riuscita a
riconciliarmi con loro è stata una grande grazia. La grazia del perdono porta
serenità».
«La maggior
parte delle persone passano anni in terapia per risolvere questo problema. In
alcuni casi la psicanalisi è positiva, ma spesso è molto dannoso questo vivere
attaccati al passato in un’analisi ossessiva di ciò che è stato. Diventa una
sorta di malattia. Per poi giustificare la proprie carenze come risultato delle
carenze dei propri genitori. Ma questa è una strada di prigionia, non di
liberazione. I tuoi genitori ti hanno messo al mondo e la vita è un dono
comunque, e comunque ti appartiene: bisogna riconciliarsi con la vita».
«Il perdono
permette di rinascere, di ricalibrare la vita intorno all’amore, di guardare le
cose con uno sguardo nuovo. E Dio bussa costantemente alla porta, è la disponibilità
del nostro cuore a fare la differenza. È la conversione. Ma se non c’è
sconvolgimento del cuore non c’è conversione. Questo sconvolgimento è la
potenza rivoluzionaria del cristianesimo, che fa riemergere dalla nebbia, dal
limbo indistinto delle nostre esistenze».
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