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briciola 8-11-16
08/11/2016
di DON MASSIMO. NECESSARI. Dice Gesù: 'Quando avete fatto tutto quello che dovevate fare dite: siamo servi inutili". E' fastidioso dover dire ( a sè stessi innanzitutto) 'sono inutile'. Molte volte lo pensiamo o lo temiamo con una certa angoscia. Ma cosa vuol dirci veramente nostro Signore. Gesù non vuol dire: 'ricordati che non vali nulla'. Piuttosto vuole dirci: ' Ricordati che sei necessario e non indispensabile'. Quindi è un avvertimento contro la nostra (eventuale) superbia che porta a crederci come il centro di tutto, ora e per sempre. Un sano senso di collaborazione con gli altri ha bisogno invece di atteggiamenti di protagonismo come anche di accantonamento. Io un po' al centro e un po' di lato. Sappiamo, ogni tanto, metterci da parte?
 Commenti (18)Add Comment
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Scritto da Stefano Poggiolini, 19 novembre 2016, 00:46
Forse lo farà Giorgio Maretti…al quale da tantissimo tempo che chiedo di esprimere le sue opinioni… e .. arrivati a questo punto sicuramente spenderà parole positive per il Don, ma voglio che tutti sappiano che mi ha ringraziato per aver evidenziato il disagio che il Don ha creato alla messa del primo novembre nella Chiesa del cimitero, dove lui e la Claudia Baldoni hanno suonato 4 canzoni in attesa che arrivasse il parroco … che era ..letteralmente disperso … e non si sapeva che fine avesse fatto… e loro non sapevano come gestire una situazione …diventata ingestibile!!! e incerta!!!
Adesso Giorgio è una persona devota alla Chiesa … con me ha espresso tanti dissensi, ma se si presentasse qui cercherebbe di non creare più danni di quanti non ne sono già stati creati … cercherebbe di risollevare gli animi nella speranza di portare avanti un mistero…la Chiesa, che vuole salvare i dubbi del divenire ..non crearne nuovi…!
E lui con la sua fede incondizionata e ne è un ESEMPIO VIVENTE!!
IO LO DICO DA SUBITO GLI DIREI GRAZIE!! Sperando che prenda le difese di un mondo che rischia di perdersi per colpa dei suoi modelli.
Aspettiamo il tuo gentilissimo responso GIORGIO, al fine di dare luce ad un mondo che da troppo tempo e forse anche per colpa mia, rischia di entrare nelle tenebre!! Scusa Giorgio e grazie se deciderai di farlo in modo di rilanciare la luce in un mondo che non può entrare nel dubbio dogmatico. Scusa se ti creo questa enorme preoccupazione. Con affetto
Buona Serata
P.s. Danilo le persone non sono quel che sono per quel che dicono di essere o per quello che vogliono far credere.. ma per quello che fanno.. per come alla fine si dimostrano di essere. Bisogna essere esempio di quel che si proclama!! Ecco perché è nata questa polemica …leggi il post inizale del don.. qui nasce una polemica non a caso!!! E quindi è irrilevante quel che hai capito…. Tutti lo avevano capito e lo pensavano…inizialmente!!!!!
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Scritto da Stefano Poggiolini, 19 novembre 2016, 00:45
Qui si parla di attitudine al rispetto del singolo! Delle sue tempistiche .. e dinamiche !
Le cose possono e devono mutare, ma ci sono dei gradi e dei tempi che devono essere rispettati per non creare DISAGI ENORMI! E PROBLEMATICHE ESISTENZIALI ..CHE INEVITABILEMTE INSORGONO!
Se non si usano MODI E TEMPI douvuti...!
Anche ed è da citare .. il contesto socio-cultuale che non può essere scavalcato per sport! O semplice inaccuratezza!!!
Nonchè la possibilità di un dialogo costruttivo mirato al fine di circoscrivere i problemi ...risolvendoli. Perché troppe cose erano risolvibili! …. Io non mi riferisco solo al problema del Centro, ma IN TUTTE LE QUESTIONI CHE ALLA FINE SONO STATE AFFRONTATE PER SEMPLICE IMPOSIZIONE IMPARTITA A PRIORI!!!
Caro Danilo tutti come te, tanti hanno avuto le tue impressioni, ma troppi alla fine del primo anno di esercizio del Don in casa Modiglianese, si sono ricreduti sui suoi iniziali buoni propositi.
Quindi io se... non sei troppo inserito nel contesto Modiglianese, mi terrei da parte evitando commenti... non idonei alla circostanza!!! Caro Danilo, capisco, comprendo, e sono dalla tua parte nella tua ricerca della pace!!! Della amena giovialità cattolica... perchè comprendo il tuo disagio come Modiglianese ..in questo dissenso, ma non essendo parte di un sistema non mi pronuncierei troppo. Intendi?
Non si pronuciano infatti le persone che, hanno vissuto questo periodo, comprendendo come questa realtà sia stata per tanto tempo dilaniata dalla falsità, e dal credo del : non posso dire o vorrei ma forse non è il caso!!
Ci sono su questo post più di 1000 visualizzazioni e nessuno delle persone che interamente partecipano alla vita parrocchiale, si è speso per dire nulla ... solo tu .. che sei fuori dal teatro da tempo e Giacomo Ciani, che come ha detto nel mio post su facebook non si è mai avvicinato alla chiesa se non per parcheggiare la macchina per andare al circolo!!
E qui parliamone Giacomo è una persona molto intelligente ma che fa un calcolo prettamente economico-aziendale non troppo atto ad un contesto parrocchiale in abito sociale.
Ecco allora mi verrebbe, sempre se non è troppo offensivo il chiederti ... vieni per un anno in parrocchia da noi!!! Ricomincia a frequentare la parrocchia Modiglianese... e allora ...solo allora, sei ancora delle stesse opinioni ben venga il tuo commento …ma solo in quel caso!!! E secondo me quel giorno …..non lo fai più! Come non lo fanno le persone che potevano scrivere…. Sono più di 1000!!! Ti sei chiesto perché nessun modiglianese dice nulla?
Lui è una persona che, come hai potuto vedere e constatare, non ha il coraggio di dire quello che pensa ...e si sente così tanto superiore da non dare alcuna spiegazione a tante polemiche che qui sono emerse! Vuoi prendere tu le difese di una persona che non prende le sue?
Scusa Danilo ti reputo da sempre una persona estremamente gentile e anche qui non hai smentito quello che ho sempre pensato ti te!!! Ma difendere chi non conosci veramente… forse non è un tantino azzardato! ?…sappi che tutti i Modiglianesi la pensavano come te ... dopo le prime importanti conversazioni del caso!!!
Nessuno avrebbe mai pensato diversamente...davvero!! Io stesso sono ancora qui… e con lo specifico scopo di comprendere se le mie ultime considerazioni sono fondate ed esorto vivamente quanti ... presenti nel teatro cattolico modiglianese possano pensarla diversamente!! Ma mi piacerebbe SENTIRE PARLARE LORO… TI PARE? E questo non accade!!
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Scritto da Stefano Poggiolini, 19 novembre 2016, 00:44
Danilo ...innanzitutto ciaoooooo!!! Come stai!!
E’ da tantissimo che non ti sento! Mi fa piacere!!!!
Allora in primis volevo dirti che : quello che tu hai detto è stato esattamente tutto quello che ho provato per il Don non appena l'ho conosciuto... ho avuto le stesse tue identiche impressioni!! Una persona pacata con la quale sembrava possibile parlare di tutto, molto attenta a tutto. Quello che tu citi è uno status quo!! vissuto da tutti i Modiglianesi sai? Tutti si sono sentiti accolti accettati! Tutti hanno avuto un iniziale propositivo imprinting con il Don da subito!
Eravamo fiduciosi di lui! Sì i cambiamenti sono fisiologici, e nessuno ha mai avuto, inizialmente, dubbi o risentimenti.... per qualunque iniziale presa di posizione! Anche se difficile…!
Perchè è normale che un nuovo parroco abbia nuove idee, nuovi itinerari, su come e dove guidare il suo "popolo”… e fin qui... nulla di strano!!
Tutto a misura di una realtà in evoluzione!!!!!! La persona in se sembrava promettere bene… Una persona diversa da... tutto ciò che ci aveva preceduto, ma con idee nuove di cambiamento, di proposta!!
Io sono per il .... divenire!!! E sono propositivo per esso!!!
Ma attenzione il divenire ha bisogno di una corretta attitudine alla comunicazione!!!! Non si tratta, caro Danilo, di una banale forma! Tante volte troppo fomentata nel colloquiare comune per convenienza.
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Scritto da Danilo Cicognani, 15 novembre 2016, 21:15
Ciao Grammo,

ognuno prova emozioni e sentimenti diversi uno dall'altro anche di fronte agli stessi eventi.

Io sono stato estraneo alla vicenda, per cui non entro più di tanto nel merito di ciò che è accaduto.

Dico solo che non è finito il mondo, che se uno vuol dare una mano la porta è aperta e la può dare.

Di norma tendo ad evitare i giudizi se non ho un quadro chiaro e ben definito di fronte a me..

Sono certo che la base del problema sia dovuta all'aver avuto due sacerdoti (non dico bravi o non bravi) per tanti anni che hanno creato abitudini e Verità intoccabili.. lo vedo anche in altre parrocchie. Gli attori cambiano, la situazione problematica è sempre quella ed in tutte c'è un nuovo parroco "mediamente giovane" che subentra ad uno che è stato nella parrocchia dai 30 ai 45 anni.

Per quel poco che conosco Don Massimo Goni posso dire che non mi ha mai dato l'impressione di essere una persona: velenosa, che manca di tatto, cortesia, riconoscenza, che cerca strappi, subdola, presuntuosa, che passa sopra alle persone. Rimango dell'idea che sia meglio parlarsi a 4 occhi che scrivere sul web, ma ognuno è libero di fare come reputa meglio. (e dipende anche uno cosa vuole ottenere)

Sicuramente posso sbagliare, ma non mi sembra una valutazione equilibrata. Anzi come già scritto nel post precedente uno sfogo rabbioso, si vede che c'è bisogno di sfogarsi e di farlo sul web, ognuno sfoga il proprio dolore come crede e non si può giudicare la reazione al dolore.

Sono convinto che sarebbe bello che tu potessi dare un contributo alla nuova gestione per arricchirla, dato il tuo valore. Mi piace pensare positivo, quando penso a te ho sempre in mente un volto con un sorriso a 56 denti (altro che mentadent). Sogno troppo... ahah

Un abbraccio Grammo
Stai bene

Danilo
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Scritto da Antonio Gramentieri, 14 novembre 2016, 15:41
Buongiorno a tutti.
La questione-Centro è stata gestita pessimamente, e la "rabbia" che vede Danilo è autentica, perchè c'è.

C'è, e la mia nello specifico è orientata verso chi ha responsabilità diretta dell'accaduto.

La responsabilità di avere agito malissimo, contro ogni principio cristiano, e di avere in ultima analisi fatto il male di diverse persone, e del paese.

C'è rabbia da parte di una generazione che ha vissuto quel luogo come la propria casa.

Una rabbia che non è non tanto per il cambio di gestione, che è una cosa normalissima, ma per le modalità con cui si è arrivati al cambio di gestione.
Per il veleno che si è mosso sottotraccia.
Per l'assoluta mancanza di tatto, di cortesia, di riconoscenza, con cui si è lasciata chiudere un'avventura lunga 25 anni.

Quella del Cento è un'avventura - e un modo di condurla - che ha segnato la storia di questo paese.
In positivo, sempre.

Che è stata anche una piccola attività commerciale, ma soprattutto un LUOGO DI INCONTRO E DI CONDIVISIONE a un paese che di spazi di condivisione ne aveva sempre meno, ed oggi non ne ha più nemmeno uno.

ne avrà di nuovo uno, a breve
un luogo a cui per qualche motivo è stato deciso di estirpare, a forza, la propria storia.

senza cercare continuità. ma coltivando lo strappo violento, e la tattica subdola.

queste non sono cose che si vedano in un "bilancio".
proprio perchè il bilancio del centro non è stato un bilancio solo economico.

e il bilancio di una parrocchia, e del suo operato, non è solo un bilancio economico.

certo: per capire questa cosa occorre esserci cresciuti in questo paese, sentirlo proprio, avere il senso della sua storia.
e l'umiltà di mettersi sempre un passo dietro alle Storie importanti, e non la presunzione di cambiarle a proprio piacimento.

La maniera in cui in questa vicenda si è passati sopra alle persone, al loro mestiere, e alle cose buone che hanno fatto sarebbe stata una modalità intollerabile persino in una piccola azienda. che operi dichiaratamente per il profitto.

Figuriamoci quanto possa essere intollerabile all'interno di un contesto che dovrebbe mettere il messaggio di incontro e di comprensione di fronte a tutto il resto.

E' una brutta, bruttissima storia, e non dire nulla, e fare finta che sia una cosa nomale così "siamo tutti amici in parrocchia" è una pratica ipocrita, di un'ipocrisia che non appartiene a me, nè di certo ai gestori uscenti.

ognuno farà i conti con la propria, di ipocrisia, e con le proprie azioni
saluti
Antonio Gramentieri
...
Scritto da DANILO CICOGNANI, 10 novembre 2016, 23:54
Siccome mi dicono che di Danilo Cicognani ce ne sono tanti, io sono quello nato a Faenza il 27/10/1983, residente a Modigliana, via Emiliana 9.. A scanso di equivoci.. Sono quello che ha 33, insomma non più un giovane del paesello. Sono quello che a 6 anni ha cominciato a frequentare Il Centro.
Sono quello che deve dire tanti grazie ai sacerdoti che sono passati da Modi, perché mi hanno aiutato tanto. In primis i giovani cappellani che abbiamo avuto, mi ricordo Don Stefano Vecchi, don Marco Ferrini, Don Marco Farolfi & Don Mirko Santandrea, Don Stefano Zama..
Leggo tanta rabbia da parte di alcuni e mi dispiace perché poi ci si annebbia la vista e si scrivono per forza cose deformate, gonfiate (dalla rabbia). Il fatto di essersi arrabbiati per il comento di un bischero che si è firmato Diocesi di Modigliana ne è una chiara prova.
A me hanno insegnato, Don Marco&Don Mirko, che prima di criticare/attaccare devo volere bene e devo farlo perché voglio arrivare a un bene comune. Se uno vuol bene a Don Massimo Goni penso gli possa andare a parlare tranquillamente; certo per fare questo si deve voler cercare un dialogo (qui sembra quasi si voglia aizzare la gente a dare addosso al parroco). Tra l'altro non dico che sia vengano, ma non ha mai mangiato nessuno!ߘ
Io piuttosto mi chiedo, "cosa ho fatto io per aiutare Don Massimo?" E mi rispondo "poco" e di questo mi scuso e mi dispiaccio.

Non vorră mai che Don Massimo Goni si senta solo, purtroppo sono davvero servo inutile, ma ci tengo a dirgli che io credo in lui, anche se in parrocchia rispetto al passato ci sono molto meno.
Queste difficolt҃/fatiche, questi lamenti, sono dovuti in gran parte al fatto che abbiamo avuto gli stessi parroci per troppi anni, ci ha portato ad abitudini che nella nostra fragilit҃ abbiamo fatto diventare VERIT intoccabili.

Chi vuol cambiare in meglio le cose lo pu fare rimboccandosi le maniche e chiedendo "di cosa c'҃ bisogno? Cosa posso fare?"

Scusate la lungaggine

Un abbraccio a tutti. Spero di essere stato costruttivo

Pace&Bene

Danilo Cicognani
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Scritto da Stefano Poggiolini, 10 novembre 2016, 19:18
Bene.. così in primis abbiamo capito che non hai un accesso da amministratore quando scrivi commenti... quindi tu qui posti esattamente come qualunque altro commento!!! Ok ... attenzione perchè chiunque può scrivere a tuo nome ...basta che scriva quello che hai messo tu come nome ... cioè Don Massimo ... ci avevi mai pensato? Seconda cosa la tua presenza è mooolto gradita anzi al centro di una discussione che si infervora da due giorni ci sono ben 832 persone che hanno visualizzato questo "briciole" mai e poi mai hai avuto così tante visualizzazioni... solo che magari avevano piacere: non che tu ti presentassi heilà sono io... e lo sono così, ma che tu ci dessi qualche spiegazione ... sul significato del post del giorno ... su come lo porti avanti contrariamente alle accuse che qui ti sono mosse!!! Avremmo piacere di comprendere perchè non comunichi ma prendi decisioni e ancora... volevamo comprendere da te come si è chiusa la questione del centro!!! Pensavi di illuminarci o solo dire ciao!!! Sembra che tu ci stia prendendo in giro con questo intervento ne sei consapevole!! ci sono persone che vorrebbero delle risposte!! ? te ne sei accorto?
...
Scritto da don Massimo, 10 novembre 2016, 18:45
Mi inserisco nel l'interessante discussione solo per dire che io quando scrivo mi firmo in prima persona e non con pseudonimi. Per cui i messaggi precedenti non sono i miei. Giusto perché almeno non mi si attribuisca ciò che non ho detto. Saluti a tutti.
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Scritto da Mamma modiglianese, 10 novembre 2016, 08:42
Tanto comandiamo noi?!?!?!
Credevo che almeno tra chiesa e popolo ci potesse essere interazione!!!!! Ma a quanto pare la sete di potere sta offuscando tutte le menti!
Con tutto il rispetto... Io ho vissuto il centro vecchia gestione e mi viene una domanda spontanea da fare:siamo sicuri che quelle povere ragazze riusciranno a farsi le spese con le nuove restrizioni di orario e giorni di chiusura futuri?!?!?!?!?! Se Gesù avesse risposto "tanto comando io" non so se si sarebbe fatto crocifiggere.
...
Scritto da Stefano Poggiolini, 09 novembre 2016, 22:38
Sei un comandante quindi!!! Tu comandi ... non sei un pastore come dovresti!!! Oddio scusa ma non sono molto abituato a sentire un parroco parlare in questo modo a volte certe affermazioni dovresti pensarle e non esprimerle così apertamente, ma più di tanto non mi scandalizzo perchè è la prima volta che lo sento di persona, ma mi avevano preparato prima! Ad ogni modo sarebbe opportuno che comandassi qualche volta anche a te stesso di arrivare puntuale alle messe quando queste sono in programma ad un determinato orario. Il primo di novembre Giorgio e la Claudia e le persone che animavano la messa hanno dovuto intrattenere i fedeli 20 minuti in attesa del tuo arrivo!!!! La gente a me chiedeva se ti eri dimenticato che il primo di novembre c'era la messa al camposanto certi episodi che mi dicono sono di ordine comune non dovrebbero accadere. Ad ogni modo scrivendo quello che hai scritto hai tolto ogni dubbio a quanti hanno letto tutto quello che qui era scritto con scetticismo. Scusa ma "CHI E' AL CENTRO DI TUTTO E NON DOVREBBE?" Da ora in avanti vuoi il saluto romano, alla fascista ... ti può andare? o che altro !!? Esprimiti saremo i tuoi testimonial!!!!
...
Scritto da c., 09 novembre 2016, 22:34
Lo conoscete
il proverbio? “Con la scopa
nuova, spazzi meglio”.
Cosa vuol dire? Che come
tutte le cose anche la scopa
ha la sua vita. A un certo
punto finisce. Arriva un momento
in cui occorre metterla
via e farsene una nuova.
Così nella nostra vita arriva un momento in
cui dobbiamo mettere da una parte strumenti,
cioè idee, pensieri, modi di vedere
che hanno funzionato sin qui, ma che hanno
esaurito il loro compito.
Osare passi nuovi. Il primo passaggio che occorre
è quello di andare oltre le abitudini. Dice
Nelson Mandela: “Non fuggire dai problemi,
affrontali, perché se non li affronti rimarranno
sempre con te”. Le abitudini sono appiccicose,
sono come la scopa vecchia che non
troviamo mai tempo e modo di cambiare. Ma
il movimento della vita vuole altro: ci chiede
di rinnovarci, di rispondere alle sfide nuove,
ci chiede una disponibilità al cambiamento.
Finché resistiamo alle novità pensando di
poter controllare la nostra vita e per controllarla
le abitudini sono l’alleato migliore. I
passi nuovi possono arrivare quando ci prepariamo
a dire sì, quando realizziamo che
solo una scopa nuova potrà spazzare meglio.
Vedete, gli inviti a esporsi
al cambiamento, in questa
società, arrivano di continuo.
Pensiamo ai problemi
dell’ambiente, li conosciamo
benissimo, siamo informati,
ciò che manca è il rendersi
disponibili a fare qualcosa di
nostro, a intervenire in prima
persona. Quando questa
disponibilità c’è, anche con
poco si può fare tanto. Ne
abbiamo di testimonianze di
persone che si mettono in moto e vivono
un’alternativa.
Insieme alla disponibilità, il coraggio. Ci vuole
ardore, l’ardore è quel coraggio che nasce
dall’amalgama fra pensiero, parola e azione.
Deve nascere dal di dentro, non come una
reazione muscolare, forte, ma come una
fiamma costante che sentiamo maturare
dentro di noi.
Io non credo nell’attivismo di chi confeziona
programmi, strategie, tempi per il cambiamento,
senza avere una meta chiara davanti
a sé. Non funziona. È come quando facciamo
un grande fuoco di paglia, lì per lì le fiamme
salgono altissime, ma dopo 10 minuti il fuoco
è già spento.
Avete presente invece quando di sera in
campagna, prima di andare a letto si lascia
nel camino quella bella brace e la si ricopre
di cenere? La mattina soffi la cenere e ritrovi
la brace.
Il cambiamento è necessario, come l’aria. Ma per attivarlo non basta la volontà
di un attimo. Occorre superare le nostre resistenze, ritrovare coraggio e,
soprattutto, non aver paura di sbagliare.
Passi nuovi dell’uomo
“Cammina eretto, e lascia agire la vita”
di Wolfgang Fasser
...
Scritto da Diocesi di Faenza-Modigliana, 09 novembre 2016, 16:38
Tanto poi comandiamo noi!
...
Scritto da Giacomo Ciani, 09 novembre 2016, 03:13
Una gestione rimasta per molti molti anni, si è trovata nella impossibilità di riuscire a continuare a trarre profitto dall'attività di bartending correlata al Circolo. Non riusciva più a produrre utile per se' e per pagare le pur basse spese fisse. Ci sono cresciuto con quella famiglia e quei ragazzi. Un'amicizia trentennale.

Ora però una nuova gestione ha raccolto la sfida e porterà avanti, non mi pare corretto nei loro confronti portare avanti una polemica del genere, fatta di personalismi. Hanno il diritto di aprire e sostenere il loro progetto come 25 anni fa lo fece la precedente gestione.

Il bene comune è identificato con una precisa gestione o con una struttura a disposizione? Con gestori che per 25 anni non hanno mai ottenuto un contratto chiaro e che li tutelasse con cui giustificare investimenti personali o posizioni previdenziali? Con interventi straordinari che hanno fatto campi sportivi e piste di pattinaggio (Utilizzatissimi e redditizi, o no?) ma non hanno mai messo mano ad un bagno indecoroso o ad un riscaldamento obsoleto? Secondo me i problemi affondano in ben prima, e lo strascico di una formula che va bene per un lavoro estivo si è protratta per due decenni.

Se qualcuno voleva farsi portavoce di quanto fosse imprescindibile la gestione precedente, poteva farsi vivo prima con qualche idea propositiva, o proporsi di pagare a proprie spese gli arretrati creatisi appianando così le divergenze. Qualcuno ci ha provato, impegnandosi in prima persona, e questi sono tutti fuori da queste polemiche. Chi non ha avuto un solo atteggiamento propositivo e distensivo, ha iniziato a scrivere dopo, a decisioni prese e rapporti irrecuperabili. Ora è una roba fuori tempo massimo, di una tristezza pari soltanto alla sua inutilità e scorrettezza. Gli stessi gestori precedenti non alimentano questa polemica, ora che la cosa è irreversibile, cui prodest?
...
Scritto da Marco, 08 novembre 2016, 23:18
Adesso però Don vogliamo sentire cosa ci dici in merito io sono curioso di sentire cosa rispondi per me la frase fatta di convenienza
...
Scritto da Anita, 08 novembre 2016, 23:10
A Modigliana le cose sono sempre state così. Non si pensa mai al bene comune ma si pensa sempre a ciò che conviene al singolo. Il centro per quanto possa essere stato gestito "male" in questi 30anni era basato su un rapporto di amicizia che legata i gestori del centro e don Bassett. Un rapporto che permetteva a tutti i giovani di modigliana di avere qualcosa da fare nel nostro piccolo paese. Se ci fate caso è finito sempre tutto così a Modigliana. Vi ricordate quando si lamentavano del fatto che i giovani andavano via da modigliana e non vivono il paese? Beh non vi lamentate se succederà di nuovo. Siamo un paesi di morti che camminano senza iniziative pure per chi un giorno prenderà il nostro posto. Se non ritorneremo come bambini non entrerete nel mondo dei cieli. Sicuramente i bambini non fanno i conti in tasca a nessuno.
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Scritto da Modiglianese innamorato del suo paese, 08 novembre 2016, 22:23
Concordo pienamente con quando detto da "la voce del volgo" hai centrato il bersaglio.
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Scritto da Stefano, 08 novembre 2016, 21:44
carissimo... "la voce del volgo" sono contento che si sia qualcuno che ha conservato il coraggio e la voglia di dire la sua opinione. Mi dispiace che troppi modiglianesi si nascondano dietro falsi sorrisi false realtà..ipocrisia perchè tanto quello che pensa la gente è di ordine comune. Anche io come te non ho capito come si possa essere arrivati alla rottura con la gestione del vecchio centro e anche io come te sono nato e cresciuto lì dentro e non posso e non voglio pensare a un centro diverso. Il nostro paese è tragicamente tagliato a metà ...diciamo le cose come sono tagliato un terzo per due terzi. Quelli che si sono allontanati 2/3 o forse di più ..la chiesa rispetto a come dovrebbe essere ora che è solo una parrocchia è praticamente vuota.. se non ci fossero i bambini del catechismo e gli scout lo sarebbe veramente .. e 1/3 ... molto meno che va in chiesa semplicemente perchè sa in cuor suo che il parroco è quella figura che tu citavi una persona ... non Dio e Dio merita la giusta dedizione. Io sono come te profondamente mooolto turbato per la perdita della vecchia gestione del Centro. Io come te ci sono cresciuto dentro. E non posso e non voglio sentire nessun tipo di ...accomodamento o scusa. Questo fatto mi ha profondamente addolorato. Dopo trent'anni il parroco doveva trovare un'accordo.
Caro "la voce del volgo" sono SICURO al 200 per cento che Don Massimo non si degnerà minimamente di dare una risposta concreta. E continuerà a fare come ha sempre fatto quello che gli pare... poi rammentandoci di essere ..quello che non sarà mai!! Ormai l'ho inquadrato.... soprattutto davanti ad un palese affronto ... è la classica persona secondo me che scappa con la coda tra le gambe. Quindi sono certo come è accaduto qualche giorno fa su un dialogo per il giorno dei morti che CANCELLERA' subito tutta la conversazione. Sono contento che ci siano persone come te caro..."la voce del volgo" spero di continuare a trovare i tuoi commenti che avvallerò con le mie riflessioni. Per questa volta mi limito a dirti GRAZIE ...di aver letto e commentato e di far parte di questa comunità... tu a modo tu ed io pure ... ma come tanti ... troppi che mi piacerebbe interpellare qui e mi piacerebbe che avessero anche loro il coraggio di dire le cose apertamente come hai fatto tu!! pertanto, fintanto che questa conversazione non sarà cancellata proverò a condividerla nei SOCIAL nella speranza che qualcun'altro abbia la voglia di dire la sua!!! Buona serata
...
Scritto da la voce del volgo, 08 novembre 2016, 14:11
Bellissime queste parole.... è alla lettera quello che nel lavoro di tutti giorni in tutte le Aziende private e spesso pubbliche si impara. Tutti sono utili nessuno indispensabile tutti possono dare tanto... e nel modo odierno si chiede sempre di più, ma al contempo chi ci sta spalla a spalla deve conoscere il nostro mestiere per poterci sostituire in caso di necessità.
Superbia tante volte è di chi questo concetto lo osserva SOLO SUL PROFILO TEORICO... non dovendo se non in minima parte rendere conto a nessuno. La gente che lavora e vive spesso ha così poco tempo per la superbia e molti superiori che la tengono a freno.
Vede caro Don Massimo quello che sto cercando di dire è che quello che lei sta dicendo ora...forse, come spesso accade: …….. “non è che lo dice per ricordarlo a se stesso? “
Quante volte per portare avanti le sue idee lei ha messo da parte la comunità, i gruppi, quante volte ricordando a se stesso e agli altri che lei è il capogruppo cattolico.. ha preso le Sue decisione, Sue e Sue soltanto.
Non nota come questo modo di fare la stia isolando? Lei ogni giorno che passa è sempre più solo.
Ma a parte questo, io credo che sia molto più importante che un gruppo si rafforzi… che le persone si sentano importanti e restino in aggregazione con la Chiesa, in modo sia perseverata la loro speranza di salvezza, piuttosto che si allontanino perché lei ha bisogno di vedere realizzate le sue idee. Cosa è meglio per un pastore … riuscire a condurre il gregge o vederlo disperso perché urla troppo forte. Sì magari quel pastore farà un po’ più di fatica dovà parlare dolcemente alla pecora più difficile poi correre subito da quella più giovane per evitare che prenda la strada sbagliata… ma è il lavoro del pastore è fatto così e solo così funziona… solo così funziona.
Allora forse sarebbe meglio darla vinta qualche volta in più…con amore e carità cristiana.. per il bene ultimo di questo gesto. L’amore porta amore e come una malattia contagia chi ci sta vicino. La bramosia di potere no! Ci lascia soli.. e lei non credo voglia sentirsi solo.. con come unica magra anzi misera consolazione, avere qualche fedele ancora a messa perché semplicemente sa che Dio non è: il parroco o l’istituzione o la Chiesa che ha di fronte; ma qualcosa di molto al di sopra.
Termino questo mio intervento con una provocazione caro Don Massimo spero non se ne abbia a male:
tutto vero quello che è scritto sopra… ma se davvero lo vuole insegnare… cominci ad essere un esempio per gli altri.
Essere un modello d’ispirazione è molto più istruttivo di ore ed ore di catechesi e belle parole.

p.s.: io non ho ancora capito come ha fatto a far andare via la vecchia gestione del Centro. I modiglianesi sono cresciuti con quella gestione. Era lì da trent’anni. Un intero paese era affezionato a loro! e lei ancora una volta non ha perso l’occasione di ferire quanti sono cresciuti tra quelle mura con i sorrisi e l’amicizia del personale che gestiva il circolo. NON E’ UN SEMPLICE CAMBIO DI GESTIONE (come lo ha definito lei molto superficialmente) MA L’ENNESIMO TENTATIVO DI FAR ANDAR MALE QUALCOSA CHE TENEVA UNITO IL PAESE.
Anche in questo caso forse si riusciva a trovare un punto d’incontro si trova sempre quando lo si vuole.
Ma lei … cosa vuole..?

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