Nato il 14 gennaio 1890 a Modigliana, allora provincia di
Firenze, da padre Capomastro e scalpellino, secondo di 9 figli, manifesta molto
presto la sua passione per l'arte con disegni
straordinari a supporto delle sue continue richieste di voler
"... imparare l'arte" a
Bologna o a Firenze ma purtroppo il padre non ha i mezzi per permetterglielo.
La svolta
inaspettata gli si presenta nel 1908, nella persona del Dott. Enrico Magagni di
Bologna, chirurgo dell'Ospedale di Modigliana, che trova lavoro al diciottenne
Ugo, presso un suo zio titolare di un'impresa edile e di un cantiere dove si
lavora il marmo, gli stucchi, si fanno i modelli e stampi per getti in
cemento. Ugo vi lavora per
guadagnarsi il vitto e l'alloggio e di
sera frequenta
l'Istituto Aldini
Valeriani prima e la
Regia Scuola di
Arti e Mestieri poi. Nel 1910 frequenta la Regia Accademia di Belle Arti
conseguendo, con il massimo dei voti, sia il Diploma del Primo Anno speciale di
Scultura che, successivamente, nonostante presti il servizio militare, il
Diploma del 4° corso di Arti Decorative. Nel corso degli studi conosce Tullo
Golfarelli che sarà il suo affezionato maestro fino alla sua scomparsa. La Guerra Libica nel 1911 e la Prima Guerra
mondiale lo terranno, quasi ininterrottamente, al fronte ben 8 anni. Congedato,
nel 1919 consegue il Diploma del secondo anno speciale di Scultura alla Regia
Accademia di Bologna e nel 1922 il Diploma di Scultura all'Accademia di Parma. Nel 1921 rientrato a Modigliana, riprende il
lavoro con il padre ed i fratelli per il ripristino delle case, chiese e ville
danneggiate dal terremoto del 1919. Lo
stesso anno sposa Bianca da cui ha tre figli Paride, Dora e Tullo. Nel 1926
collabora alla grande mostra che si tiene a Modigliana in occasione delle
celebrazioni per il 1° centenario della nascita di Silvestro Lega, dove espone
sei opere ottenendo un notevole successo personale. Nel 1930 viene scelto, con
altri 10 artisti, per partecipare al concorso per la realizzazione delle tre
porte del Duomo di Orvieto. Il concorso, sfortunatamente, viene sospeso. Lui
però, credendo fermamente in quel progetto, ci lavora saltuariamente, fino a
che nel 1968, la sorpresa: senza concorso, la realizzazione delle porte viene assegnata
ad Emilio Greco. Nel 1940 viene bandito
il concorso per la realizzazione di alcune porte in bronzo della Basilica di S.
Pietro in Roma. Il vincitore (medaglia d'oro) è Giacomo Mazù ma nel 1948 a Savorana è assegnata la
medaglia d'argento per le
"notevoli
qualità plastiche e per la buona soluzione del problema architettonico".
Ugo
Savorana è artista eclettico: decoratore, restauratore, pittore e scultore. Con innata tendenza alla sperimentazione, in tutta
la sua ampia e varia produzione, si ispira ad un materialismo popolare
schietto, istintivo, ma misurato ed a tratti malinconico. Il suo è un realismo vitale che non dimentica
i grandi maestri classici e moderni e che, pur sottraendosi al formalismo accademico ancora
trionfante, mantiene l'attenzione al disegno ed alla forma. L'artista lega la sua fama principalmente alla
scultura in cui si esprime con una tecnica rude ed angolosa, ma efficace e
sicura, attraverso un'acuta osservazione del vero ed una singolare sensibilità
da artista scontroso e solitario, memore degli insegnamenti del suo maestro
Golfarelli, nel contesto della Scuola Romagnola.
La città
di Forlì deve ad Ugo Savorana i rosoni in stucco della navata centrale e
dell'abside del Duomo, il disegno e l'esecuzione della Cappella dei Caduti in
Santa Maria del Fiore (Cappuccini); il restauro e le decorazioni interne della
Prefettura, la fontana di Piazza degli Ordelaffi, l'ambone in bronzo di S.
Mercuriale, le decorazioni e le aquile del Palazzo della Posta, le numerose
opere della Pinacoteca Civica ed i tanti monumenti, busti e bassorilievi delle
tombe del Cimitero monumentale.
Deceduto
il 30 marzo 1984 alla bella età di 94 anni, nel 2009 l'Amministrazione Comunale
forlivese gli intitola una via.
Modigliana
dell'artista Ugo, conserva le straordinarie decorazioni sulla facciata del
Caffè del Corso, di alcune abitazioni signorili ed esercizi commerciali, la decorazione del balcone della Cassa dei
Risparmi. Piccoli busti, bassorilievi e dipinti ad olio sono presso privati ed
altri sono conservati nella Pinacoteca cittadina.
I quattro splendidi
acquerelli, purtroppo ingialliti dal tempo, esposti qui oggi ed oggetto della
"Donazione Dora Savorana", si
riferiscono al concorso indetto dalla Curia Vescovile modiglianese nel 1938-39,
per la decorazione interna della nuova Cappella del Santissimo Sacramento del
Duomo, per il Congresso Eucaristico previsto dal 7 al 10 settembre di quello
stesso anno. Al progetto Savorana però,
viene preferito quello dell'Arch. Giuseppe Rivani (già autore della
ristrutturazione del 1931 della navata della chiesa delle Agostiniane) e
l'esecuzione pittorica è affidata al decoratore Agostino Mazzanti entrambi di
Bologna.
Ai
ringraziamenti di Don Massimo alla nipote, Prof.ssa Bianca Maria, ai Savorana
ed ai concittadini presenti, unisco il mio personale grato che, alle belle
opere lapidee visibili per le strade del paese, si aggiunga ora questa bella
testimonianza di un'abilità ed un gusto raffinati con i quali Ugo onora la nostra
città.
BOZZETTI DEL
PROF. UGO SAVORANA
PER L'APPALTO DELLA DECORAZIONE
DELLA CAPPELLA DEL SANTISSIMO
ALL'INTERNO DELLA CATTEDRALE DI MODIGLIANA (1939)
NOTA : Il progetto fu scartato. L'artista, classe 1890, è il secondo in alto
a sinistra nella foto del 1915 -18
Parete destra
Nei pennacchi gli Evangelisti : S. MARCO e S. MATTEO
I Santi eucaristici :
S. TOMMASO
e S. AGOSTINO
Forlì 11 aprile 1939 - XVII
Altare e decorazione absidale
Scala 1 : 20
Prospetto dell'abside
Sviluppo della volta centrale
Forlì 20 aprile 1939
- XVII
Parete sinistra
Nei pennacchi gli Evangelisti : S. LUCA
E S.GIOVANNI
I Santi eucaristici :
S.
GIOVANNI BOSCO e S. GIULIANA FALCONIERI
Forlì 1
aprile 1939 - XVII