02/12/2016 |
di PAPA FRANCESCO. AGLI STUDENTI IN PROGETTI INTERNAZINALI. “Non fermatevi mai e non scoraggiatevi, perché
lo Spirito di Cristo vi guiderà, se ascolterete la sua voce… Prendete le
distanze dalla concezione moderna dell’intellettuale, impegnato nella
realizzazione di se stesso e in cerca di riconoscimenti personali, spesso senza
tener conto del prossimo, è necessario contrapporre un modello più solidale,
che si adoperi per il bene comune e per la pace.
Poter studiare è un “dono” che conferisce anche
“una responsabilità di servizio per il bene dell’umanità”. In particolare gli
studi internazionali permettono di “apprendere nuove lingue, nuovi usi e
costumi”, di “guardare il mondo da un’altra prospettiva e di aprirsi senza
paura all’altro e al diverso”. Ciò “porta gli studenti, e chi li accoglie, a
diventare più tolleranti e ospitali”, incentivando anche le loro “capacità
relazionali” e il loro “desiderio di costruire insieme il bene comune”.
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