02/04/2017 |
di DON MASSIMO. PIANTO. Gesù pianse alla notizia della morte dell'amico Lazzaro. Pianse nonstante la sua fede nella risurrezione fosse certezza assoluta! Pianse perchè condivideva il dolore di chi gli era accanto. Pianse perchè il suo legame con l'amico era reale. Pianse perchè il pianto non è un peccato anche se fa male. Non vergognamoci dei nostri sentimenti, sono segno di un'umanità buona destinata ad aprirsi alla speranza del Risorto.
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«Solamente quando Cristo ha pianto ed è stato capace di piangere ha capito i nostri drammi». Da qui si comprende perché «certe realtà si vedono soltanto con gli occhi puliti dalle lacrime». Bergoglio non parla da antropologo e non dà spiegazioni teoriche sul linguaggio silenzioso che esprime la preoccupazione, l’impotenza e il dolore, ma anche l’amore, la fiducia e la tenerezza. E non si limita a parlare delle lacrime, ma parla attraverso le lacrime perché sapere piangere è grazia che appartiene a chi è capace di compassione e sensibile alle domande della storia.
«Le lacrime di cui parla PAPA Francesco– non ci rimandano a un cristianesimo piagnone, ma a un cristianesimo desideroso di incontrare persone con le quali tuffarsi nell’acqua della misericordia di Dio».