12/10/2017 |
di DON MASSIMO. GIUDIZIO. Noi diamo una connotazione
negativa a questo termine. Soprattutto alla parola giudicare. Avvertiamo su di
noi il peso di questa parola e la temiamo. Il motivo è forse che questa, più di ogni altra parola, è capita nel suo
limite umano. Nessuno di noi può esprimere un vero giudizio sul proprio simile,
perché ci mancano molti degli elementi di valutazione: conoscenza della persona,
della sua storia, dei motivi profondi che hanno spinto a fare una certa cosa…
Spesso a noi ci basta arrivare alla valutazione finale: colpevole o innocente.
Ma la cosa è più complessa. Avvertiamo che solo Dio potrà essere giusto giudice
e proprio come dice la Sacra Scrittura, sarà un giudice di misericordia. Cioè,
non bonaccione, ma capace di cogliere tutte le implicanze. Lasciamoci giudicare
da Dio.
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