di PAPA FRANCESCO. MIGRANTI E RIFUGIATI-2. I conflitti
armati e le altre forme di violenza organizzata continuano a provocare
spostamenti di popolazione all’interno dei confini nazionali e oltre.
Ma le persone
migrano anche per altre ragioni, prima fra tutte il «desiderio di una vita
migliore, unito molte volte alla ricerca di lasciarsi alle spalle la
“disperazione” di un futuro impossibile da costruire».Si parte per
ricongiungersi alla propria famiglia, per trovare opportunità di lavoro o di
istruzione: chi non può godere di questi diritti, non vive in pace. Inoltre,
come ho sottolineato nell’Enciclica Laudato si’, «è tragico l’aumento dei
migranti che fuggono la miseria aggravata dal degrado ambientale».
La maggioranza migra seguendo un percorso
regolare, mentre alcuni prendono altre strade, soprattutto a causa della
disperazione, quando la patria non offre loro sicurezza né opportunità, e ogni
via legale pare impraticabile, bloccata o troppo lenta.
In molti Paesi di destinazione si è largamente
diffusa una retorica che enfatizza i rischi per la sicurezza nazionale o
l’onere dell’accoglienza dei nuovi arrivati, disprezzando così la dignità umana
che si deve riconoscere a tutti, in quanto figli e figlie di Dio. Quanti
fomentano la paura nei confronti dei migranti, magari a fini politici, anziché
costruire la pace, seminano violenza, discriminazione razziale e xenofobia, che
sono fonte di grande preoccupazione per tutti coloro che hanno a cuore la
tutela di ogni essere umano.
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