Al Country Hospital si dà speranza ai malati.
"La cura dei malati ha bisogno di professionalità e di tenerezza, di gesti gratuiti, immediati e semplici come la carezza, attraverso i quali si fa sentire all'altro che è "caro".Sono alcune delle parole del Santo Padre Francesco dal messaggio per la Giornatamondiale del malato 2019 che verrà celebrata a Calcutta (India), l'11 febbraio.La dottoressa Anna Maria Valtancoli è medico di famiglia e Referente del Country Hospital a Modigliana.Ecco come ci ha descritto le modalità e la qualità dell'assistenza ai malati.
Il Country Hospital di Modigliana attualmente dispone di 14 posti letto. Sono diminuiti rispetto al passato."Si tenta di avere sempre l'indice di occupazione dei posti letto al top - spiega la dottoressa - è chiaro che nei picchi delle epidemie (di influenza, per esempio) non sono sufficienti quei posti letto, ma nelle situazioni di normalità, per averlitutti occupati, capita spesso che l'Ausl Romagna mandi pazienti anche da residenti in altri comuni, sempre nei nostri ambiti.
La nostra struttura è specializzata nel curare:brochiti croniche, pazienti di interventi chirurgici o ortopedici che necessitano di percorsi riabilitativi post-operatori (per esempio pazienti con protesi al ginocchio o anca,...), pazienti che hanno avuto problemi cerebro-vascolari (ictus, flebiti...),pazienti con patologie gravi tipo SLA, miopatie neurologiche e pazienti oncologici (in questo caso la struttura funziona come un Hospice)."In aggiunta sono disponibili per qualsiasi paziente 2 posti letto per brevi periodi, in osservazione o per terapie come cicli di flebo.L'assistenza medica ai malati all'interno della struttura è garantita dai medici di famiglia di Modigliana che si alternano a turno.Al di fuori della realtà dell'ospedale, esiste anche il servizio di infermiera a domicilio, nel limite del possibile. In tutti questi ambiti, l'obiettivo da conseguire è fare in modo che i pazienti siano considerati e trattati come persone, con dignità. Si cerca di curarli fino alla fine, di essere loro vicino sempre, anche con opportune terapie per il dolore.
Ogni paziente segue un percorso personalizzato secondo degli schemi prestabiliti. A volte, gli schemi vengono adattati al malato grazie anche all'apporto di specialisti, per togliere il dolore ma nel loro rispetto sino alla fine. « Questo per dare loro sempre la speranza, affinché rimangano delle persone ».Inoltre al Country Hospital, i degenti si sentono a casa, perché sono nel loro paese e possono ricevere numerose visite da parenti, conoscenti e amici e questo le aiuta a
mantenere vive le relazioni affettive. « Non si sentono abbandonati o isolati e mantengono la loro dignità ».
L'attività di medico della dottoressa Anna Maria si divide, oltre che fra i malati dell'ospedale, è coi pazienti che riceve nel suo ambulatorio.Molti dei suoi assistiti sono stranieri. Anche nelle visite e colloqui ambulatoriali preferisce instaurare relazioni coi suoi pazienti, non di tipo professionale, ma tende a instaurare un rapporto umano e
amichevole.
In vista del futuro ricambio generazionale dei medici di famiglia, Anna Maria si auspica che i nuovi medici abbiano la forza ed il deisderio di collaborare senza prevaricazioni che vanno a scapito dei malati. Quando andrà in pensione si pronone di dedicare maggiore spazio per il volontariato presso i malati e spera che questa decisione sia condivisa e seguita da molti altri.
Roberta Tomba
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