Cosa bisogna fare se
si ritiene di avere i sintomi del coronavirus: febbre, tosse, congiuntivite,
difficoltà respiratorie, polmonite?
Bisogna ragionare, e
quindi prendere iniziative, in base al territorio in cui si vive. Dove non ci
sono casi diretti accertati basta recarsi al pronto soccorso di un ospedale. Ma
in Lombardia, Veneto ed Emilia bisogna chiamare il 112: farsi venire a prendere
a domicilio riduce il rischio di un eventuale contagio. C’è da considerare però
che siamo ancora in pieno periodo influenzale. Quindi, non lasciamoci prendere
dal panico. Sennò il sistema sanitario esplode. Inoltre, c’è il numero attivato
dal ministero della Salute, 1500, utile per avere tutte le informazioni del
caso.
Come fare prevenzione
singolarmente? Quali accorgimenti usare per evitare di essere contagiati?
Usare le classiche
misure igienico-sanitarie come, per esempio, lavarsi spesso le mani dopo aver
tossito o starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la
preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver
toccato animali o le loro deiezioni o più in generale quando le mani sono
sporche in qualunque modo. Poi, evitare il più possibile i luoghi affollati. Ma
questo non significa che bisogna stare tutti chiusi in casa, a meno che non ci
venga chiesto dalle autorità come misura di prevenzione collettiva
|