06/07/2016 |
Un nuovo logo per la Pastorale Familiare
Il centro dicoesano di pastorale familiare ha elaborato un nuovo logo che evdete qui a parte.
1. LA CROCE DORATA: nell'iconografia l'oro, come il bianco, simboleggia la regalità divina di Cristo.
La
famiglia riconosce questa regalità ponendosi ai piedi della Croce e
nella quotidianità fa riferimento a Cristo come Dono e Presenza Viva
2.
ANELLO NUZIALE: la famiglia si costituisce nel matrimonio e per i
credenti nella celebrazione del Sacramento nuziale. La Croce arricchisce
il cerchio del suo stesso oro trasformandolo nell'anello nuziale, così
come Cristo arricchisce la famiglia della sua stessa regalità
divina. La famiglia non è dunque qualcosa di estraneo alla stessa
essenza divina (AL 11)MASCHILE E FEMMINILE: la base antropologica della
famiglia si fonda sulla differenza maschile e femminile e sull'unione di
un uomo e una donna in reciprocità, esclusività, libertà e fedeltà
La
colorazione tipica blu e rosa utilizzata per la famiglia ribadisce la
bellezza e ricchezza di questa differenza che unisce appartenenza e
apertura alla vita
ANZIANI, FIGLI, FRATELLI: la ricchezza generazionale, di ogni componente, è sempre stata la ricchezza di una famiglia.
La
famiglia è 'cresciuta' con la presenza dei nonni e di un terzo figlio
per sottolineare questa ricchezza di nonnità, figliolanza e fratellanza
e il cuore che insieme formano è ancora più grande e dilatato nel
tempo
L'amore tra l'uomo e la donna nel matrimonio e, in forma
derivata ed allargata, l'amore tra i membri della stessa famiglia (tra
genitori e figli, tra fratelli e sorelle, tra parenti e familiari) è
animato e sospinto da un interiore e incessante dinamismo, che conduce
la famiglia ad una comunione sempre più profonda ed intensa,
fondamento e anima della comunità coniugale e familiare (FC 18)
5.
CUORE GRANDE: la famiglia, alla luce di Cristo Sposo, si identifica nel
passato che è storia, radici e ricordo donato dai nonni da accudire e
preservare; nel presente, con la certezza, il reciproco rispetto e la
ricchezza di coppia maschile e femminile da vivere e annunciare con
Gioia; nel futuro, con l'apertura alla vita, al valore educativo verso i
figli e al valore ecclesiale e sociale verso la comunità intera.
Lo
stesso cuore che riunisce nel tempo i componenti della famiglia, si
dilata nello spazio, dall'accoglienza all'apertura dal privato al
pubblico e nella presenza attiva La bellezza del dono reciproco e
gratuito, la gioia per la vita che nasce e la cura amorevole di tutti i
membri, dai piccoli agli anziani, sono alcuni dei frutti che
rendono unica e insostituibile la risposta alla vocazione della
famiglia, tanto per la Chiesa quanto per l'intera società. (AL 88)
|
21/06/2016 |
Un itinerario da Bagnacavallo a Faenza, sui sentieri della Diocesi di Faenza-Modigliana
Da sempre i passi dei pellegrini o, per meglio dire, dell'homo viator, vanno verso mete significative e simboliche dove oltre all'arte e alla storia, si respira aria che entra nel cuore. Questo itinerario vuole essere una proposta non solo per vivere il Giubileo straordinario della Misericordia, ma una occasione per scoprire una terra di antica fede, prima ancora che luogo di un'esistenza laboriosa. Conoscere un territorio significa apprezzarne l'accoglienza, l'enogastronomia, l'arte e la cultura. Esse sono parte di un unico patrimonio che vogliamo offrire con questo itinerario da Bagnacavallo alla Porta Santa in Cattedrale, passando per le colline e i luoghi di spiritualità dell'Appennino faentino.
Un itinerario che resta nel cuore per riscoprire il valore educativo e spirituale del turismo in preghiera.
Il percorso è composto di otto tappe che possono essere effettuate come uno si trova meglio: vedi volantino. Per avere una testimonianza della sua esperienza può richiedere le credenziali che certifica lo stato di ‘pellegrino'. Pellegrino è colui che si reca ad un luogo di culto cristiano, con l'intenzione di rafforzare la propria fede. Viene rilasciata dall'Ufficio Pellegrinaggi della diocesi di Faenza - Modigliana a coloro che desiderano fare un'importante esperienza umana e spirituale.
Impegna il richiedente ad un comportamento rispettoso verso chi presta ospitalità e verso coloro che può incontrare lungo il cammino. Consente l'accesso alle strutture ospitali e raccoglie i timbri della tappa, che attestano il percorso fatto. E' documento valido per conseguire il certificato di fine pellegrinaggio presso la segreteria del vescovo (Episcopio - curia) di Faenza
per maggiori dettagli sulle tappe
|
|
|
<< Inizio < Pros. 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Prec. > Fine >>
|