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Briciole per l'anima
25/08/2021 |
di DON MASSIMO.
Nella mia comunità Signore aiutami ad amare, ad essere come il filo di un vestito. Esso tiene insieme i
vari pezzi e nessuno lo vede se non il sarto che ce l'ha messo.
Tu Signore mio sarto, sarto della comunità, rendimi capace di essere nel mondo servendo con umiltà,
perché se il filo si vede tutto è riuscito male. Rendimi amore in questa tua Chiesa, perché è l'amore che
tiene insieme i vari pezzi.
Madeleine Delbrel
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25/08/2021 |
Nella mia comunità Signore aiutami ad amare, ad essere come il filo di un vestito. Esso tiene insieme i
vari pezzi e nessuno lo vede se non il sarto che ce l'ha messo.
Tu Signore mio sarto, sarto della comunità, rendimi capace di essere nel mondo servendo con umiltà,
perché se il filo si vede tutto è riuscito male. Rendimi amore in questa tua Chiesa, perché è l'amore che
tiene insieme i vari pezzi.
Madeleine Delbrel
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02/05/2021 |
di DON MASSIMO. AMICO DIO.
' Sei come un mare profondo
in cui più cerco e più trovo
e quanto più trovo,
più cresce la sete di cercarTi.
Io ho gustato e veduto
con la luce dell' intelletto
nella luce del Tuo abisso.
E Tu cosa potevi dare
a me se non Te stesso?!
Tu sei un fuoco che arde sempre
e non si consuma
che toglie ogni freddezza.
Specchiandomi nella Tua luce
ti conosco come sommo bene
bene felice
inestimabile, incomparabile.
Bellezza sopra bellezza.
Sapienza sopra sapienza.'
( Caterina da Siena)
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27/04/2021 |
di DON MASSIMO. CONDIVIDERE. Rubo questo bel pensiero di Antonella espresso verso chi in questo momento non si stanca di spendersi e di fare la propria parte. "Passo dopo passo con costanza e determinazione, si arriva a un bene prezioso.Pensare al bene collettivo: questo dovrebbe essere l'obbiettivo. É questa la missione che ogni uomo e donna dovrebbero cercare dentro se stessi. Tu sai caro amico che questo si trova nel silenzio...solo nel silenzio la tua anima parla. E quando ami qualcosa la vuoi condividere perché al contrario sarebbe un esperienza sterile e troppo grande per gioirne da soli."
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15/04/2021 |
di DON MASSIMO. GESU' AMICO. L’annuncio degli apostoli ha al centro la figura di Gesù (cfr At 5,30-33) . Mi
chiedo: com’è la mia fede? solo fatta di regole morali? Quali sono le mie preoccupazioni? Solo su questioni organizzative? E lo sguardo su Gesù che posto ha?
Non si dovrebbe dire, in modo più
esplicito, la nome di Gesù? Come non banalizzarlo o bestemmiarlo?
Bisognerebbe i farlo nello Spirito, cioè in modo vivo e significativo nell’oggi storico
e per il cuore umano e non in modo teorico e ripetitivo, con parole stanie.
Gli apostoli su quel Nome sono disposti a rischiare la vita: Egli è diventano colui cui obbedire.
Ti saluto con l'augurio: Gesù Amico, amante della
vita e salvatore del mondo, ti benedica.
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15/03/2021 |
di DON MASSIMO. ALFIERI DELLA REPUBBLICA / 3. "Io sono Diego e scalo la montagna" Diego Barbieri,14 anni, residente a Ceranesi (GE) - Per la forza e l’impegno con cui trasmette l’amore per la montagna. Porta con sé le conseguenze di un incidente in giovanissima età, ed è diventato esempio di resilienza e riscatto per amici e compagni di scuola, facendosi testimone non solo dei percorsi tra le bellezze naturali ma anche di importanti valori sociali. Nonostante le difficoltà motorie e un grave deficit visivo, Diego, grazie a un percorso di educazione alla montagna, fatto non solo di lezioni teoriche ma soprattutto di escursioni e viaggi di istruzione su e giù per i monti dell’Appennino e delle Alpi liguri, si è affermato come punto di riferimento per gli amici e i compagni di scuola. Diego dona a chi lo incontra “una forza gigantesca” tanto che il suo motto “Io sono Diego e scalo la montagna” è divenuto ormai uno slogan che va persino oltre l’amore per le passeggiate e per la natura, e che sollecita l’impegno per il bene comune, per rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona e la partecipazione alla vita della comunità.
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10/03/2021 |
di DON MASSIMO. IOTA. Gesù dice che realizzerà ogni singolo 'iota' delle Scritture. Cos'è? E' la più piccola delle lettere dell'alfabeto greco. Io vedo realizzata questa 'sua Parola' quando considero e scopro il valore della congiunzione 'e' nelle Sacra Scritture. Questa semplice lettera è appunto una congiunzione e mi ricorda sempre una grande sapienza portat da Gesù. E' quella di considerare le diversità senza escluderle ma componendole. Mi ricorda che nell' uomo ci sono diverse dimensioni interiori ed esteriori, che siamo tra il passato e il futuro, tra Cielo e terra... Ecco tutto va considerato e non escluso. Gesù è il Sgnore di tutto, cioè della completezza e del compimento. Lui è il Signore dell' 'e'. A volte invece noi riduciamo, tagliamo, separiamo e finiamo per camminare come 'zoppi'.
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09/03/2021 |
di DON MASSIMO. FRAGILI NELLA PANDEMIA. 'Non coprirci, o Dio, di vergogna' è la preghiera profonda del profeta Daniele che si trova nella dura prova. E' una preghiera che nella fede intravede qualcosa di nuovo da Dio. E' la scoperta che ci sarà la
redenzione dal male e dall’umiliazione, ovvero, non il ritorno a forme di
orgoglio e superbia narcisistica, ma nell' acceazione positiva delle nostre fragilità. E' la scoperta di un modo nuovo di vivere: più umano nella capacità di relazionarci con gli altri; più sereno
nell’accettazione del senso del limite; nella gioia di essere figli di Dio,
peccatori ma sempre amati, nell’ ecologia-umana di parole come semplicità,
essenzialità, purezza, lentezza, trascendenza... Scoprirsi fratelli col volto di Gesù medico
amorevole, facendoci medico compassionevole dell’altro che mi passa accanto.
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08/03/2021 |
BRICIOLA di DON MASSIMO. FIORE TRA LE ROCCE. Vedendo le immagini di papa Francesco che a Mosul ha celebrato la Messa tra le macerie di case e chiese, prodotte dalla guerra contro l' ISIS e dall'ISIS stesso nella sua furia di pazzia, mi è parso di vedere come la profezia di Isaia. Egli diceva che l'amore di Do e del suo Messia veniente, si sarebbe visto nel segno di un fiore che sbocciava tra le rocce del deserto. Quella Messa, celebrazione dell' amore di Cristo crocifisso per la salvezza del mondo, in mezzo a tutte quelle rovine è diventata lo scoccare di una scintilla di ricostruzione, di rinascita, di risurrezione per quel popolo e anche per tutti noi. Facciamo tesoro di questo segni 'epocali' a cui abbiamo assistito.
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07/03/2021 |
di DON MASSIMO. UOMINI DI FEDE. Vedere insieme papa Francesco, guida del cattolicesimo e diciamo portavoce del cristianesimo intero e Alì Al-Sistani, alta guida riconosciuta dal mondo islamico sciita e non solo, è un grande segno. Noi siamo abituati, anche per alcuni clichè mediatici, a contrapporre Cristianesimo e Islam. Non voglio annullare le differenze teologiche tra le due religioni e tali restano. Ma è importante scoprire la possibilità di stare insieme, di guardarsi, di parlarsi e, usando le parole di papa Francesco, di creare amicizia tra le nostre comunità religiose. E' importante leggere che Al-Sistani si è sempre schierato contro l' ISIS e anche a difesa delle minoranze etniche e religiose, come quelle cristiane in Iraq. Al-Sistani e papa Francesco sono uomini di fede, che ricordano, guardando il cielo stellato, la grande benedizione della discendenza promessa da Dio ad Abramo loro padre nella fede. E' l'unica grande discendenza dei credenti, dei figli di Dio e non dei singoli steccati. Al-Sistani e papa Francesco sono uomini di profonda fede che sanno andare oltre i confini etnico-religiosi e oltre le convenienze politiche o populiste. La fede apre grandi orizzonti se la si vive in una vera trascendenza verso l' Unico Dio.
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