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Briciole per l'anima
BRICIOLA 27-4-2020
27/04/2020
di mons. GUALTIERO BASSETTI. Il Signore è in mezzo a noi, sì o no?

Nel libro dell’Esodo si legge che, nel momento in cui Israele deve partire dall’Egitto, il Signore non lo conduce per la strada più corta, ma per quella più lunga (Es 3,17): perché non nasca nel popolo la tentazione di tornare indietro, alla schiavitù d’Egitto. Il deserto appare così fin dall’inizio come uno spazio, e insieme come un tempo di prova.

Tra tutti gli episodi narrati in Es 15-17 risalta in modo drammatico la protesta degli israeliti a Massa e Meriba («prova» e «tentazione»), a causa della mancanza d’acqua; l’episodio si conclude con una domanda radicale: «Il Signore è in mezzo a noi, sì o no?» (Es 17,7). Il deserto sembra a Israele solo un vuoto spaventoso, che pare voler inghiottire il popolo che in tale solitudine ha iniziato a camminare: questo Dio così misterioso è davvero in mezzo a noi, oppure no? Oppure questo deserto è una maledizione della quale possiamo incolpare solo un cieco destino?

Israele chiama Dio in processo, quasi che sia Egli il colpevole della sua situazione. Mettere alla prova Dio significa voler fissare a Dio delle scadenze, imporgli i propri schemi, volere in realtà prenderne il posto. Significa stravolgere il senso stesso dell’esodo: Dio ha portato il popolo alla libertà, ma il popolo arriva ad accusarlo di essere lui il colpevole delle sue sofferenze: «Perché ci hai fatti uscire dall’Egitto nel deserto per morire di sete?» (17,3).

«Il Signore è in mezzo a noi, sì o no?». Questa non è la domanda di un ateo, ma il dubbio di un credente che non ha ancora pienamente compreso che il Dio di Israele è un Dio liberatore. E tuttavia la domanda rimane, con tutta la sua forza provocatoria e scandalosa. In questo momento di deserto che stiamo vivendo, la comunità cristiana deve saper abitare questa domanda, condividerla con tanti esseri umani che oggi rispondono «no, il Signore non è affatto in mezzo a noi, anzi, non c’è proprio alcun Signore in cielo».

La comunità cristiana deve saper camminare insieme con loro, anche di fronte a questo tipo di risposte. Ma per farlo è necessario un supplemento di umanità che non sempre noi cristiani riusciamo ad avere. (lettera 23 aprile 2020)
 
BRICIOLA 25-4-2020
25/04/2020
di mons. GUALTIERO BASSETTI.  Una Chiesa che attraversa il deserto
A un tratto ci siamo trovati nel deserto, esattamente come è accaduto al popolo di Israele. Quante volte, nel mondo cristiano, ci siamo riempiti la bocca di questa parola, il deserto: «facciamo un momento di deserto!» Cioè prendiamoci uno spazio, un tempo di preghiera e solitudine. Ma si trattava di un deserto che avevamo scelto noi e che, alla fine, ci dava anche un po’ di gratificazione. Oggi, invece, ci troviamo in un deserto che non abbiamo scelto, che ci appare pieno di pericoli mortali e del quale non si vede ancora la fine. E la Chiesa condivide con l’intera umanità questa improvvisa condizione di deserto globalizzato. Come riuscire a viverla? Questo è il punto su cui può venirci in aiuto la parola di Dio: che cosa ci può dire la Scrittura in relazione al deserto? E al deserto dei nostri giorni? (lettera 23 aprile 2020 /1)
 
BRICIOLA 24-4-2020
24/04/2020
di DON MASSIMO. SE VIEN DA DIO... Il saggio criterio usato da Gamaliele per considerare il fatto nuovo dei discepoli di Gesù con il loro annuncio del Risorto è il famoso detto: 'se vien da Dio restarà, se è cosa di uomini finirà' (cfr At 5,38-39). Non prendiamo questa frase per giustificare ogni nostro errore, imprudenza o peggio malvagità. Il mistero del male resta e dobbiamo combatterlo senza giustificazioni. E' però importante riconoscere la forza di ciò che resta e ha la forza del tempo. Millenarie sono le religioni rispetto ai potentati politico-economico-militari che si sono succeduti nella storia. Vorrà pur dire qualcosa?! Anche nelle nostre comunità restano le cose che sono più condivise e collaborative e meno quelle frutto di un'imposizione 'dall'alto' o dello sforzo di un singolo. Cerchiamo le vie attraverso le quali Dio opera: una via è l'essere Chiesa e l'agire insieme. 
 
BRICIOLA 23-4-2020
23/04/2020
di DON MASSIMO. LA GRAZIA DELLA CONVERSIONE. Gli apostoli annunciano che Gesù Crocifisso e Risorto è venuto a portare la 'grazia della conversione' e di questo loro sono testimoni (cfr At 5,31-32). Noi cristiani vogliamo essere ancora, con l'assistenza dello Spirito santo, testimoni di tutto ciò. Quale conversione ci chiede il Risorto? Oggi la sento anche come chiamata a realizzare in me quell'immagine e somiglianza di Dio sulla quale sono stato creato. E' il mio io più bello, che il peccato aveva distrutto e che Cristo rende nuovamente possibile. E' anche la realtà del regno di Dio che viene in questo mondo a completare la creazione originaria, nella 'connessione' tra tutte le creature e nella pace e giustizia tra gli uomini. Convertirci al gran progetto della creazione di Dio e al suo mistero di vita. Ogg, semplicementei cerchiamo e sviluppiamo il positivo che avanza e non solo ansie di morte da coronavirus.
 
BRICIOLA 22-4-2020
22/04/2020
di DON MASSIMO. PAROLA DI VITA. Una delle espressioni per me più belle per parlare dell'annuncio cristiano, degli insegnamenti teologici o della 'dottrina' è quello che troviamo in At 5,20: 'predicate queste parole di vita'. Gli apostoli diventano tali, cioè inviati, nel momento in cui vanno tra il popolo a portare un annuncio di vita. Mi viene un parallelo: basta parlare di 'coronavirus', parliamo magari di antivirus o di vita sana buona e possibile! Così l'annuncio di Cristo è proposta di quel mondo nuovo che il Risorto ha inaugurato. E' un mondo che inizia già ora, anche solo in germe. E' l'annuncio di una vita sana, buona, santa.
 
BRICIOLA 21-4-2020
21/04/2020
di DON MASSIMO. TESTIMONI DI COMUNIONE. Negli Atti degli apostoli trovaimo che 'con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione' (At 4, 32-33). Il contesto fa pensare che la testimonianza sia relativa al vivere la comunione tra i discepoli, con un 'cuore solo e un'anima sola'. Sono espressioni che non nascondono le difficoltà, ma ne denotano almeno la tensione positiva. Lo spirito di comunione tra i discepoli di Cristo è descritto da san Paolo in varie parti: la Parola di Dio dimori tra voi in abbondanza, gareggiate nello stimarvi a vicenda, portare i pesi gli uni degli altri, abbiate in voi i medesimi sentimenti di Cristo... Ma nel medesimo brano di Atti la comunione diventa anche condivisione dei beni materiali,  fatta di donazione e ridistribuzione.
 
BRICIOLA 20-4-2020
20/04/2020
di DON MASSIMO. LA SINFONIA. Il grande teologo del '900 Hans Urs von Balthasar scrisse un libro dal titolo 'La verità è sinfonica'. Un'immagine molto bella per un'affermazione grandiosa. L'unica verità si esprimerebbe nelle differenti partiture dei singoli strumenti della  medesima opera. Stiamo parlando della grande ricerca della verità, uno degli assoluti di Dio e che Dio stesso comunica all'uomo. Stiamo parlando della verità che è Gesù Cristo e che la Chiesa comunica dalla Pasqua in avanti. C'è sempre un legittimo pluralismo, c'è sempre una legittima soggettività. Certo occorre mantenere il riferimento all' unico maestro che ora è lo Spirito santo è 'suonare' la medesima grande opera sinfonica che è l'avvento del Regno di Dio in Cristo e della sua salvezza per l'uomo. 
 
BRICIOLA 18-4-2020
18/04/2020
di DON MASSIMO. Il Vangelo di Marco termina raccontando delle apparizioni di Gesù Risorto e ci pone due annotazioni sorprendenti. La prima è che Gesù rimprovera i suoi discepoli perchè hanno ancora il 'cuore indurito'. Questo significa che dopo tutto il periodo vissuto come amici e discepoli di Gesù, i suoi più stretti collaboratori e seguaci ancora non son convinti del tutto. Com'è duro il cammino della fede per loro... e anche per noi!  Siamo noi questi discepoli 'duri' a cambiare! Ammettiamolo: anche noi dovremmo metterci tra gli imperfetti! Ma l'altra annotazione sorprendente è che nonostante questo, subito, Gesù affida loro l'incarico di andare ad annunciare la Buona Novella che è la sua vita in mezzo agli uomini. Egli si fida comunque di loro, cioè di noi e ci invia a raccontare tutto. Sarà Lui col suo Spirito a guidare noi piccoli discepoli dalla 'dura cervice'.
 
BRICIOLA 17-4-2020
17/04/2020
di DON MASSIMO. AVETE DA MANGIARE? I brani evangelici di Pasqua ci presentano Cristo risorto che è ancora 'preoccupato' dei beni materiali primari per la vita dell'uomo. Così, sul lago di Tiberiade nell'ultima sua apparizione, realizza ancora quel segno importante di una pesca sovrabbondante. Ci saranno ancora 'pesche miracolose' per noi?  Ma ancora Gesù Risorto è preoccupato che dalla pesca miracolosa si passi anche al pranzo comunitario. Ora anche lui mangia con loro e loro tutti insieme. La Pasqua vuole spingerci ad una vita nuova in una comunità rinnovata. Ci poniamo in atteggiamento di solidarietà in questo momento economico definito 'di recessione' e 'di isolamento'. 
 
BRICIOLA 16-4-2020
16/04/2020
di DON MASSIMO. GUARDATE E TOCCATE. Noi cristiani annunciamo la fede nel Cristo Risorto. Non annunciamo solo il fatto accaduto 2000 anni fa. Noi annunciamo che la risurrezione di Cristo ha impresso un movimento di risurrezione in chi crede, spera e ama insieme a Lui. La testimonianza della comunità cristiana continua l'opera di risurrezione e Cristo la porterà a compimento nella risurrezione finale del cosmo. Oggi il vangelo ci dice di 'guardare' i segni di risurrezione e anche 'toccare' con mano ciò che cambia, che sta crescendo o che è rinato, riconciliato, rinnovato. Dovremmo partire da esperienze concrete per trovare ancora il Risorto e la sua opera.
 
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