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Briciole per l'anima
BRICIOLA 3-4-2020
03/04/2020
di DON MASSIMO. RICONOSCI IL BENE. Gesù, davanti alle domande di chi gli chiede se lui è Dio, rimanda alle opere buone che sta compiendo. C'è un legame ta la bontà esercitata e la rivelazione e presenza di Dio. Credo questo valga anche oggi. Dio è presente in mezzo a noi? Guardiamo al mare immenso di buone azioni, fatte di senso del dovere, collaborazione, straordinari, rischio della vita, paure superate, vicinanza nel dolore, vita persa... Vorrei pensare anche a chi, come chi cura le pulizie negli ospedali, non è meno a rischio di chi sta davanti al malato per dargli una medicina. Riconosciamo tutto il bene che c'è in giro? Troviamo Dio in mezzo a noi? E anche in casa , sappiamo dire 'grazie' o 'bravo' a chi ha fatto qualcosina di buono...magari il solito 'portare il pattume nel cassonetto'?!
 
BRICIOLA 2-4-2020
02/04/2020
di DON MASSIMO. SIAMO POPOLO. Ci sono tante cose che ci accomunano, molte di più di quelle che ci dividono (non che ci distinguono). Questi giorni abbiamo scoperto ancora più da vicino, con le parole di papa Francesco, che 'siamo sulla stessa barca' e che 'ci salviamo insieme'. Ora capiamo meglio l'espressione ' bene comune', di cui siamo responsabiliti tutti. I 'furbetti della quarantena' sono persone che pensano solo a sè e dimenticano chi gli è vicino.  Come cristiani, siamo un popolo uniti in Cristo per il battesimo. Ma in Cristo restiamo 'stirpe di Abramo e di Adamo. Anzi come cristiani ci sentiamo di dover portare l'umanità a sentirsi 'unica' e a vivere nello spirito dell' unità fraterna ... come Dio vuole.
 
BRICIOLA 1-4-2020
01/04/2020
di DON MASSIMO. UN MILIONE DI FLASH. Cosa ci rimane se, quasi contemporaneamente ci trovassi davanti ad un milione di flash, luci istantanee? Credo sarebbe un grande abbaglio, che ci stordisce. Com'è la comunicazione in questo tempo di isolamento da coronavirus? Com'è la nostra ricerca della Verità? Se prima eravamo presi compulsivamente dal fare, ora non è che rischiamo dall'essere presi compulsivamente dall'ultimo 'messaggino'?! Uno dietro l'altro, senza riflessione, senza approfondimento, senza la giusta emozione. Una grandissima scorpacciata ( o orgia) di frasi, immagini, suoni, movimenti... Cosa ci rimane? Facciamo invece proposito di dare un giusto tempo per la lettura con calma, per la riflessione, per la meditazione ... e per l'autentica preghiera, quella che scalda il cuore a illumina lo spirito. 
 
BRICIOLA 31-3-2020
31/03/2020
di DON MASSIMO. GUARDA LA CROCE. La Parola di Dio oggi ci invita a considerare il segno della croce come segno di salvezza. Già nelle catacombe, per i cristiani dei primi secoli, troviamo il collegamento tra la croce e l'ancora della nave. La croce era quell'ancora che salvava la barca della Chiesa in mezzo ai flutti tumultuosi del mare, che a quei tempi erano le persecuzioni per la fede in Cristo. Ancor oggi la croce è per noi un segno di salvezza, tantè che la Chiesa dice che, in questo periodo di COVID !9, a chi è in pericolo estremo di morte, posto il desiderio di bene e di fede avuto nel passato, ora è sufficiente guardare il crocifisso per ottenere l'indulgenza plenaria. Teniamo ancora, nelle nostre case, auto, uffici e anche al collo, il segno della croce di Gesù Salvatore.
 
BRICIOLA 30-3-2020
30/03/2020
di DON MASSIMO. PERDONATEVI. Vivere insieme è una gran bella cosa, desiderata e ora assaporata. Ma vivere insieme, senza poter uscire, in uno spazio magari ristretto, dove le cose vanno usate un po' per uno ...e non sempre si è così disponibili...allora diventa fonte di tanti conflitti e tentazioni. Non ci sopportiamo più? Ci facciamo i dispetti? Ci facciamo pesare le cose...magari quelle che non sono andate bene tempo fa? Attenzione! Oggi il vangelo ci presenta la famosa vicenda di Gesù davanti all'adultera. Per lei (e per noi) è pronto a scrivere una sentenza sulla polvere, cancellabile, cioè a dire: 'non ti condanno' (tutti sono peccatori)... 'và' (fai le cose in cui più credi)... 'non peccare più' (prova a far tesoro degli errori).
 
BRICIOLA 28-3-2020
28/03/2020
da DON MASSIMO. PER CHI NON C'E' PIU'. "L'amicizia trova alla fine, nella morte, la definitività di un dono che si trasforma in consegna, un dono che è stato anticipato in vita dentro la creatività, i limiti e la fragilità della propria storia, per poi diventare, con la morte, testimonianza generativa di nuova vita. La fine diventa compimento. Per chi non crede rimangono la forza e il segno di chi incoraggia a donare la vita; per chi crede in aggiunta c'é l'effusione preziosa dello Spirito che dona vita nuova. Ora, nel moemnto in cui i nostri amici e cari non ci sono più, è il tempo del ricevere in profondità l'amicizia, è il tempo formativo per eccellenza, è il tempo nel tempo nel quale lasciarsi inquietare e ispirare per rischiare l'avventura della vita...E un nuovo incontro si rende possibile, se la nostalgia si anima di speranza per poter esclamare ancora con gioia 'Allora ci sei'! (tratto da 3D)
 
BRICIOLA 27-3-2020
27/03/2020
di DON MASSIMO. SORELLA MORTE. Un amico ieri mi diceva: 'Sto iniziando a familiarizzare con la morte. Io ho avuto una malattia importante in passato e ora sono a rischio. Vediamo dove mi porta questo mio cammino che ora è comunque interiore'. Mi ha colpito questa riflessione realista davanti a quella che san Francesco chiamava: 'sorella morte'. Oggi nel vangelo i giudei chiedono a Gesù: ' di dove sei? da dove provieni perchè tu sia il Messia?'. Egli rimanda ad una provenienza non geografica ma spirituale: sono mandato dal Padre. Ricordiamolo: veniamo dal Padre Creatore e siamo tutto fratelli. Torneremo alla Casa del Padre, perchè siamo 'di passaggio su questa terra'. Là si volge, inquieto e drammatico, il nostro cuore.
 
BRICIOLA 26-3-2020
26/03/2020
di DON MASSIMO. L'UNIONE FA LA FORZA. Ci sono segni belli e importanti attorno a noi. Credo che uno di questi sia lo spirito di unità che ci sta animando a vari livelli: i flashmob della gente che canta o disegna nello stesso giorno... le ricerche scientifiche coordinate...i momenti di preghiera universali (all'interno di una confessione religiosa,, ma anche tra diverse confessioni). Certo ci sono anche  segni disgregatori, perchè a volte può prendere il sopravvento la paura che rischia di far cadere sull'altro le colpe o anche solo le tensioni distruttive. E' lo spirito della comunione umana a salvarci. Cristo Signore è il re di quel Regno dove uomini e donne si scoprono parte di un unico corpo. Ricordiamoci che 'l'unione fa la forza'.
 
BRICIOLA 25-3-2020
25/03/2020
BRICIOLA di DON MASSIMO. JEAN HENRY DUNANT. Vorrei ricordare oggi questa persona che si è posta in modo disponibile, davanti all'abisso del dolore e della morte, come era stata la battaglia di Solferino (25 giungo 1859). Significa che si è lasciata interrogare (' è mai possibile un abisso di tanto dolore'), ma poi, alla luce dei suoi valori (la solidarietà e l'altruismo cristiano), si lasciata anche coinvolgere: 'devo fare qualcosa per alleviare le brutture della guerra'. Da qui è nata la Croce Rossa che oggi conosciamo. Lui racconta come si sentì mosso dal soffio di Dio, di cui lui era lo strumento per realizzare qualcosa di grande per l'umanità. Come fu anche per la piccola Maria di Nazareth nel giorno dell' annunciazione.
 
BRICIOLA 24-3-2020
24/03/2020
di DON MASSIMO. ATTENTI AL PECCATO. In questi giorni diversi commentatori, anche nei giornli o TV, si interrogano per scoprire cosa stiamo imparando , pur nelle sofferenze imposte dalle restrizioni sociali e dal timore del contagio, nonchè dalla perdita di persone care. Il discorso è difficilissimo, eppure vengono evidenziate anche nuove 'buone prassi', come i ritmi meno frenetici, le ritrovate relazioni familiari, un tempo per leggre, riflettere e pregare, ecc. Oggi nel Vangelo quotidiano, Gesù esclude la relazione di causa diretta tra il male fisico e quello morale, però conclude avvertendo: 'vedi anche di non peccare, perchè non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio'. Non dimentichiamo quindi che c'è quel 'male globale' che si chiama peccato, che può rovinarci sotto tutti i punti di vista fisico, sociale, interiore e spirituale, fino alla dimensione eterna della nostra vita. 
 
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