12/03/2020 |
In ricordo del medico
Roberto Stella morto per coronavirus
Roberto è un martire.
Ha professato fino alla morte. Qualche giorno fa mi
disse: "Abbiamo finito le mascherine. Ma non ci fermiamo. Stiamo attenti e
andiamo avanti".
Un uomo così è di
tutti, perché si è dato a tutti. Era più che un eroe, era un uomo che sapeva
piangere. Che si commuoveva di fronte al bello e al vero. Voleva cambiare.
Cambiare sé e aiutare le persone a farlo. Un maestro.
È così
facile, quando hai potere, muoversi per altri fini! Con lui era meno facile.
Sapeva cos’è il potere e lo gestiva bene, tra Milano, Varese e Roma. Ma alla
fine aveva sete del profondo. Leggeva come un matto. Non si accontentava della
superficie; come Giorgio Gaber, cui assomigliava così tanto da prenderlo in
giro. E suonava perfino la chitarra!
Ho lavorato
con lui giorni e notti a programmare, gestire, migliorare, sistemare i corsi
per i giovani medici. Per rendere migliore il sistema sanitario. Anche con
proposte “eversive”, che oggi l’emergenza sta dimostrando praticabili, Solo e
sempre per i “ragazzi”. Noi due sapevamo che non c’erano altri fini, se non
sostenere la grande vocazione dei medici.
Ma io lo
imparavo da lui. Così, insieme, eravamo più forti delle resistenze che
incontravamo. Anche delle nostre. Si discuteva, si rideva e si litigava. Ma la
commozione era l’ultima parola. E in questi mesi tanti suoi colleghi medici e
del sistema lombardo erano coinvolti, e aiutavano la scuola a volare alto.
Siamo in
battaglia. E hanno ucciso il comandante. Abbiamo paura. Ma lui, commosso,
avrebbe detto di andare avanti, di non fermarsi. Un passo dopo l’altro. Come
gli alpini, cui Roberto apparteneva. A noi tocca onorare il capitano: fare
quello che dobbiamo fare, stando a casa, tranquilli, fermi. Possibilmente
sostenendo chi è al fronte, come possiamo. Non foss’altro con le preghiere.
I “suoi”
tirocinanti oggi sono al fronte. Stamattina, proprio mentre Roberto moriva e
non lo sapevano, hanno proposto temi di lavoro straordinari. Ci stanno già
lavorando. È un inizio nuovo, il maestro ha seminato tanto, ha seminato bene.
Alessandro Colombo. Direttore dell’Accademia
di formazione per il servizio sociosanitaro lombardo – PoliS Lombardia
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11/03/2020 |
di DON MASSIMO. NON SOLO CORONAVIRUS. Vorrei continuare a proporti di condividere spunti di 'bellezza' in questo momento di prova e tensione. Ricorda: il mistero di Dio è più grande del pericolo del coronavirus! La bellezza brilla attorno a noi, come nel giorno della Trasfigurazione! Oggi ad esempio mi sono accorto...che è primavera! I campi con gli alberi da frutto sono meravigliosamente fioriti di bianco e di rosa. I profumi si espandono, gli uccelli cantano da mattina a sera. L'aria è freasca e buona. Condividi questi e altri i segni di Dio in mezzo a noi, in quel miracolo che è sempre la vita. Tu cosa hai visto e fatto?
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10/03/2020 |
di DON MASSIMO. CONSIGLI PER VIVERE...BENE. A volte si dice: 'non voglio sopravvivere ma vivere'. Anche io penso che in mezzo alle mille precauzioni per evitare il contagio ci dobbiamo chiedere 'come vivere questo momento'? Non ci sono solo privazioni, ma nuove opportunità (naturalmente rispettando le indicazioni prudenziali). Siamo 'rallentati'... stiamo ' in casa... stiamo più insieme in famiglia...abbiamo più tempo per fare 'quello che avremmo sempre voluto fare'.... Anche oggi vorrei avviare uno scambio di esperienze.
Raccontaci cosa vuol dire per te, per voi, 'vivere bene' in questi giorni.
NB abbiamo bisogno di esperienze positive e costruttive per vincere il lamento e il dolore. Grazie
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09/03/2020 |
di DON MASSIMO. DOMENICA SENZA MESSA? Come tutti sappiamo domenica scorsa per noi cristiani è stata una domenica diversa perchè 'non c'era la Messa'. Sembra ci abbiano strappato qualcosa di nostro, di più intimo, che ci ha addolorato molto. In realtà sarebbe più preciso dire: 'è stata celebrata la Messa a porte chiuse'. La Messa a vantaggio di tutti è stata celebrata, anche se nel nostro piccolo monastero. Noi preghiamo tutti i giorni per voi, per sostentere la vostra lotta.
Ma volevo ora avviare un dialogo con te: come hai vissuto, in concreto questa domenica? ci sono altri modi di pregare e festeggiare in Cristo la domenica? Ho sentito ad esempio il racconto di una famiglia in cui ad un certo punto è stato il figlioletto (abituato a fare il chierichetto) che ha detto: ma non facciamo insieme una preghiera? e allora lui ha tirato fuori una candela e la Bibbia e si son messi attorno ad un tavolo. Poi lui ha anche chiamato gli altri fratelli più grandi, i quali, mugugnando e sbofonchiando, sono venuti anche loro. E così è successo qualcosa che non succedeva mai! Abbiamo altre storie da raccontarci? Tu ha esperienze o idee da proporre? .
... così ci prepariamo per la prossima domenica.. e mi sa anche qualle dopo!
Grazie se contrinuirai con le tue idee ed esperienze scrivendolo in questa chat.
NB abbiamo bisogno che le proposte positive prevalgano sui troppi lamenti, rabbie e dolori.
Grazie in anticipo.
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08/03/2020 |
di DON MASSIMO. FESTA DELLA DONNA. Oggi (forse) hanno sovrabbondato i messaggi di auguri alle donne: auguri romantici, auspici di progresso nelle relazioni, promesse di maggior considerazione... Io vorrei aggiungere il GRAZIE a tutte le donne che servono il Signore Gesù e la sua Chiesa. Sono donne fedeli ( e spesso invisibili) nella preghiera nei monasteri o nel servizio verso i più piccoli e poveri, ma anche nell'impegno parrocchiale, ora nei servizi educativi e caritativi, di pulizia, manutenzione, ornamento, canto, competenze artistiche e culturali, sostegno economico o che ci incoraggiano anche solo con l'affetto. La vostra presenza femminle è un grande dono! Grazie!
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07/03/2020 |
di DON MASSIMO. CORONAVIRUS/3 Parlando con un amico abbiamo realizzato che quanto sta accadendo, pur nella sua gravità, ci sta insegnando molte cose. Un'idea che veniva era che stiamo scoprendo cosa vuol dire il bene comune, quel valore sociale che la Chiesa sempre insegna. Che cioè siamo tutti sulla stessa barca e che dobbiamo agire, non solo pensando a sè stessi, ma gli uni per gli altri, come fratelli di un'unica famiglia nell' unico Padre Creatore. I giovani, pur forti, non possono fare da portatori 'sani' del virus. Dovranno comunque operare per la cura, negli ospedali, amministrazioni, educazione, ecc. Gli anziani possono aiutare i giovani a seguire i bambini, ma anche a pregare in casa. Questo male lo si vince insieme con senso di responsabilità.
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06/03/2020 |
di DON MASSIMO. CORONAVIRUS/2. 'O Dio,Tu
hai creato l'universo con armonia e bellezza, ma noi con il nostro
orgoglio abbiamo distrutto il corso della Natura e provocato una crisi
ecologica che colpisce la nostra salute e il benessere della
famiglia umana. Per questo ti chiediamo
perdono.' Comincia così la preghiera che eleviamo in questi giorni, chiedendo l'intercessione anche alla Madonna del Cantone delle Grazie. E' una preghiera che riconosce la bontà del creato, ma anche la superbia umano, l'avidità, che porta a barattare l'attenzione per le leggi creaturali in cambio con denaro e interessi di potere. Riconsociamoci peccatori anche davanti a quel bene comune che è 'la natura'. Signore Pietà.
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05/03/2020 |
di DON MASSIMO. CORONAVIRUS/1. Nel vangelo di oggi Gesù dice ' chiedete e vi sarà dato'. E' un invito alla preghiera di supplica a nostro favore. Chiedere a volte ci pare sconveniente ed egoista, ma c'è un giusto chiedere anche per il nostro bene. Noi chiediamo aiuto a Dio in questo momento di epidemia. Ma che cosa chiediamo? Solo di essere 'risparmiati' dal contagio? di essere tra i fortunati che la passano liscia? Certamente la salute è un valore in relazione alla vita. Ma proviamo a chiedere anche altre cose: la virtù della prudenza, il senso di solidarietà verso gli altri, una coscienza ecologista che si preoccupa del bene comune.... Cos'altro?!
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02/03/2020 |
di S. GREGORIO NAZIANZENO. CHI SEI? Riconosci l'origine della tua esistenza, del respiro, dell'intelligenza, della sapienza e, ciò che più conta, della conoscenza di Dio, della speranza del Regno dei cieli, dell'onore che condividi con gli angeli, della contemplazione della gloria, ora certo come in uno specchio e in maniera confusa, ma a suo tempo in modo più pieno e più puro. Riconosci, inoltre, che sei divenuto figlio di Dio, coerede di Cristo e, per usare un'immagine ardita, sei lo stesso Dio! (dai 'Discorsi')
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22/02/2020 |
Cosa bisogna fare se
si ritiene di avere i sintomi del coronavirus: febbre, tosse, congiuntivite,
difficoltà respiratorie, polmonite?
Bisogna ragionare, e
quindi prendere iniziative, in base al territorio in cui si vive. Dove non ci
sono casi diretti accertati basta recarsi al pronto soccorso di un ospedale. Ma
in Lombardia, Veneto ed Emilia bisogna chiamare il 112: farsi venire a prendere
a domicilio riduce il rischio di un eventuale contagio. C’è da considerare però
che siamo ancora in pieno periodo influenzale. Quindi, non lasciamoci prendere
dal panico. Sennò il sistema sanitario esplode. Inoltre, c’è il numero attivato
dal ministero della Salute, 1500, utile per avere tutte le informazioni del
caso.
Come fare prevenzione
singolarmente? Quali accorgimenti usare per evitare di essere contagiati?
Usare le classiche
misure igienico-sanitarie come, per esempio, lavarsi spesso le mani dopo aver
tossito o starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la
preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver
toccato animali o le loro deiezioni o più in generale quando le mani sono
sporche in qualunque modo. Poi, evitare il più possibile i luoghi affollati. Ma
questo non significa che bisogna stare tutti chiusi in casa, a meno che non ci
venga chiesto dalle autorità come misura di prevenzione collettiva
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