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Briciole per l'anima
05/12/2020 |
di DON MASSIMO. LEGGERE QUESTOE TEMPO /7. Volenti o nolenti questa esperienza della pandemia ci porta a riconsiderare delle parole, che poi erano diventate degli imperativi. Parole come 'libertà', come 'autonomia' come 'autodeterminazione' andranno ripensate. Ora siamo ancora in preda alla rabbia, ma dobbiamo lasciar spazio anche alla riflessione. Ci sono 'benefici personali' che passano per un 'beneficio collettivo'. Questa situazione mi pare lo abbia reso evidente. Non possiamo mai separare le due cose. Esse resteranno due poli importanti, ma vitali per me, solo se in relazione tra di loro. Da una parte la mia autonomia e dall'altra al mia socialità. Ciascuna delle due poi favorisce anche l'altra, se vissute bene. Ambedue, insieme, creano la mia figliolanza e fratellanza in Dio, Padre mio e di tutti di tutto. Proviamo quindi a interrogarci. Quali conseguenze?
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04/12/2020 |
di DON MASSIMO. LEGGERE QUESTO TEMPO / 6 Come in ogni cambio d’epoca, cambiano i punti
di riferimento dell’uomo, non di certo l’uomo: l’umano resta. Certamente
possono essere assunte delle prospettive che lo schiacciano, che non rendono
ragione di quella dimensione verticale che c’è dentro l’essere umano e che ne
denota la trascendenza: quell’ulteriore, direttamente connesso alla unicità,
riconosciuto dalla fede quale creazione di Dio. Siamo creature chiamate a un
destino che va oltre, che è ultraterreno. Il lavoro intellettuale che c’è da
fare deve evitare che le comprensioni intenzionali dell’umano ignorino
l’ulteriore che è proprio della condizione umana, quella base del nostro essere,
quel nostro saper guardare oltre, quella nostra capacità di affacciarci sulla
soglia del mistero. Tenere accesa la fiamma del mistero nell’orizzonte della
contemporaneità è ciò che io vedo ora quale missione intellettuale. (Paolo
Benanti, scrittore)
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03/12/2020 |
di DON MASSIMO. LEGGERE QUESTO TEMPO / 6. C’è un fondamento alla nostra esistenza e alla
nostra coesistenza. Quel fondamento è il riconoscimento della nostra comune
umanità. Tutte le volte che nella storia si è ignorato il fondamento, si
è scivolati nella brutalità. Dobbiamo evitare che questo cambio d’epoca possa
significare uno scivolamento in un tempo buio della storia. L’intento deve
essere di nuovo quello di dare fondamento all’umano per la contemporaneità,
secondo l’idea di fondo della bellezza dell’umano: la bellezza di sentirci
creature di fronte a un Creatore, in una maniera che renda evidente la verità
cristiana sull’umano. (Paolo Benanti, scrittore)
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02/12/2020 |
di DON MASSIMO. LEGGERE QUESTO TEMPO / 5. Il Concilio Vaticano II ha una bella espressione quando dice che i cristiani sono quel popolo che eleva a Dio preghiere a favore di tutta la famiglia umana. In un altro documento si diceva che 'le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore'. Noi cristiani in questo tempo di preoccupazioni , ansie e tensioni, siamo chiamati a farci carico, innanzitutto con la preghiera quotidiana a Dio, delle sorti di tutta l'umanità e del nostro pianeta. Di chiunque. Allora diciamo a chi incontriamo: 'io prego per te'.
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01/12/2020 |
di DON MASSIMO. LEGGERE QUESTO TEMPO / 4 Dov'è Dio? si chiede colui che soffre. Dov'è Dio? si chiede l'ateo, l' agnostico o lo scettico. Dov'è Dio? si chiede anche l'anima che anela all'infinito e al trascendente. Dov'è Dio? si chiede colui o colei che ama Dio in Gesù Cristo come amico e sposo del cuore. Dov'è Dio? si chiede sempre il credente, mai sazio di conoscenza. Dov'è Dio? ci possiamo e dobbiamo chiedere noi anche oggi, in questo tempo di coronavirus. Tante domande, da persone diverse e con accenti certamente diversi. Tutto questo è lecito perchè Dio vuole rivelarsi, svelarsi, farsi conoscere pian piano, come salvezza dell' uomo in ogni tempo.
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30/11/2020 |
di DON MASSIMO. LEGGERE QUESTO TEMPO /3. Propongo le indicazioni di papa Francesco nell' Angelus del 29 novembre. Il Pontefice ha esortato a cercare di "ricavare del bene anche dalla situazione difficile che la pandemia ci impone". Tre cose ci aiuteranno tanto: "maggiore sobrietà, attenzione discreta e rispettosa ai vicini che possono avere bisogno e poi, tanto importante, qualche momento di preghiera fatto in famiglia con semplicità".
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24/11/2020 |
di DON MASSIMO. LEGGERE QUESTO TEMPO/2 . Propongo ancora uno spunto da un padre domenicano che è stato responsabile mondiale del suo ordine religioso. "Una caratteristica essenziale dei nostri giorni? E' la nostra interdipendenza, un processo che segna il tempo in cui viviamo. Per questo motivo la maggior parte dei giovani rifiuta ogni forma di intolleranza, e lo trovo un atteggiamento bellissimo. Non posso accettare che le persone vengano rifiutate perché appartengono a una certa razza o colore di pelle o credo religioso o orientamento sessuale" ( p. Thimoty Radcliffe)
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23/11/2020 |
di DON MASSIMO. LEGGERE QUESTO TEMPO /1. Propongo spunti per 'leggere' il tempo che viviamo. " Quando la pandemia sarà passata chi avrà vinto? L'isolamento o la comunità? Potremo scegliere se ritirarci in una mentalità protezionista nella quale vediamo lo straniero come minaccia. Oppure potremo abbracciare in un modo nuovo il fatto che siamo tutti dipendenti gli uni dagli altri. La ricerca di un vaccino, almeno in alcuni casi, è diventata una cooperazione tra scienziati di tutto il mondo che collaborano anzichè competere. Questo mi fa sperare che una nuova epoca sia già all' orizzonte" (p. Timothy Radcliffe, già superiore generale dei Domenicani)
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21/11/2020 |
di DON MASSIMO. CHI PENSA A NOI. Dobbiamo dire grazie a coloro che, come le monache, hanno scelto di essere un segno perenne dell'amore di Dio. Questo segno diventa universale, permanente, per tutti: così com'è il cuore di Dio. Queste donne, pur coi loro limiti umani, ogni giorno ci ricordano e lo fanno portantoci davanti a Dio nelle loro preghiere. Fanno come Maria, la madre di Gesù che a Cana intervenne perchè la feste delle nozze non si rovinasse. La preghiera delle monache vuole portare la gioia e la speranza che viene da Dio a tutto il mondo. Oggi diciamogli grazie.
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18/11/2020 |
di DON MASSIMO. PANE SPEZZATO. Suggerisco questa preghiera: " Vorrei andare a Betlemme, Signore perchè è lì che Tu mi attendi. E accorgermi che Tu, deposto in una mangiatoia, sei il pane della mia vita. Ho bisogno della fragranza tenera del tuo amore per essere a mia volta, pane spezzato per il mondo. Prendimi sulle tue spalle, buon Pastore; da te amato, potrò anch'io amare e prendere per mano i fratelli. Allora sarà Natale, quando potrò dirti: Signore Tu sai tutto , Tu sai che ti amo. ( Papa Francesco 2018)
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