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Briciole per l'anima
BRICIOLA 19-7-2020
19/07/2020
di DON MASSIMO. Perchè non prevalga la violenza. Quando le cose tardano ad avverarsi può insorgere un impulso interiore che diventa violenza. E' vero che gli slogan che ci hanno aiutato in passato non bastano. Frasi come 'andrà tutto bene' dei tempi coronavirus o anche i nostri successivi (magari animati dalla fede) 'andrà tutto meglio', possono creare l'effetto opposto del 'vaffà...' Il disagio può crescere e diventare offesa, accusa, menefreghismo, litigio. Occorre accettare 'il tempo intermedio' o allenarsi alla virtù della pazienza. E' quella di Cristo che dice 'non tagliare tutto', 'non buttar via il bambino con l'acqua sporca'. Piuttosto dice 'spera con la zappa in mano'. Quindi metti mattone su mattone perchè il bene è possibile.
 
BRICIOLA 18-7-2020
18/07/2020
Il bene c’è e cresce senza far rumore. Gesù sceglie di presentare il bene come qualcosa non di astratto ma come un seme o del lievito. Sono immagini di vitalità e di forza. La forza del seme è capace di spostare il cemento annidandosi nelle sue fessure. Il bene è forte in sé. Esso attrae e affascina. Gesù sceglie immagini non eclatanti come una banda che passa. Presenta il bene con immagini di nascondimento. Il bene c’è ma non fa rumore nel momento che agisce. Il bene c’è e se ne accorgeranno coloro che godranno del suo servizio. Il bene opera meraviglie che si vedranno un giorno, più avanti. Il bene c’è e lavora ‘di notte’ non per farsi vedere, applaudire…ma solo per esserci e fare. 
 
BRICIOLA 17-7-2020
17/07/2020
Misericordia io voglio e non sacrificio’ (Mt 12, 8). Verifica di una religiosità: faccio le cose per sacrificio? Cioè le faccio per forza e non nella libertà? Le faccio con gesto superstizioso, magari mosso dal timore che altrimenti chissà cosa mi succede? Penso di dover stare ‘sottomesso’ a regole e pratiche per ottenere la remissione dal male o scontare i miei peccati?... Oppure  vivo la Misericordia. Cioè vivo il senso religioso come la bellissima via (o piccola via di santa Teresina) in cui scopriamo di essere fatti di Amore Divino? Misericordia è essere ‘ nell’Amore’. Amore divino ricevuto, in quanto siamo figli amati e prediletti. Misericordia è vivere ‘per Amore’. Amore divino scelto come senso profondo del mio vivere: con Dio, con gli altri, con me stesso e col creato. Misericordia è camminare ‘con Amore’Amore divino vissuto, espressione del mio essere umano, rivelazione della mia santità nei gesti del quotidiano che realizzano relazioni inclusive, partecipative, nella tenerezza e reciprocità.    
 
BRICIOLA 16-7-2020
16/07/2020
di DON MASSIMO. Don Primo Mazzolari diceva che l'uomo è uno che cammina verso Cristo....che lo sappia o no. Certamente Cristo è, in quanto uomo, un personaggio stimato a tutte le latitudini e in molte religioni. Egli per i cristiani è addirittura il Figlio di DIo, cioè Dio stesso fattosi uomo. Quest'ultimo passaggio richiede una virtù che chiamiamo fede. Pensiamo che il passaggio dalla 'non fede' alla 'fede piena e totale' sia fatto di molti passi. Ciascuno può sentirsi attratto da un credere alla realtà ultraterrena in vari modi, con riflessioni e sentir interiore. La spiritualità è comunque una dimensione essenziale di ciascun uomo. E' Una realtà da scoprire sempre di più dentro di noi. Rispettiamo il cammino di ciascuno, ma incoraggiamolo nella salita.
 
BRICIOLA 2-7-2020
02/07/2020
di DON MASSIMO. PECCATO
Occorre ridare significato a questa parola. Lo penso a partire dal brano del Vangelo di oggi dove Gesù ci dice: 'coraggio figlio ti sono perdonati i tuoi peccati'. Che razza di dono è il perdono dei peccati? E' tanto importante? Per capirlo dobbiamo cogliere che noi non bisogna equiparare il peccato a un errore umano (senza volontà) o a un'esperienza di crescita (senza malvagità) o un limite psicologico (limite di libertà, per il quale ci sentiamo però feriti nell'autostima). Il peccato si situa là dove l'uomo è capace di fare il bene e di fare anche il male, perchè lo conosce e lo vuole. Purtroppo è così. In questa tragica realtà l'uomo ne deriva svalorizzato prorpio in ciò che è più tipico di sè, cioè nella coscienza. L'uomo nel peccato non vale più in quanto uomo. L'esperienza del perdono però è il dono di una nuova possibilità in cui risaliamo la china del male per rciominciare a fare il bene, con la grazia di Dio. Coraggio figli, tu puoi fare il bene che conosci, che senti, che vuoi!
 
BRICIOLA 29-6-2020
29/06/2020
di DON MASSIMO. AMICI IN CRISTO
La festa religiosa di oggi unisce due grandi uomini: Pietro e Paolo. Ciascuno di loro si è visto cambiato il nome a partire dal rapporto con Gesù di Nazareth. Simone di Cafarnao diventa la 'pietra' su ci si sarebbe fondata in unità la comunità dei discepoli. Saulo di Tarso sarebbe diventato 'paulus il piccolo' come ultimo tra gli apostoli, ma grande nell'azione dell'annuncio evangelico. Ambedue hanno colto che dal rapporto con Cristo ne deriva una novità di vita, tanto entusiasmante da preferirla a 'padri', 'madri', 'figli'  e bella anche se ha il peso di una croce. Essi dall'amicizia con Gesù si sono ritrovati a vivere una nuova amicizia umana. Si sono incontrati alcune volte e ne è venuto un dialogo rispettoso ma anche acceso e chiaro. Insieme infine hanno condiviso la meta: prima il martirio e poi il Paradiso. La vita in Cristo porta a costruire relazioni di amicizia e collaborazione intense. 
 
BRICIOLA 26-6-2020
26/06/2020
di DON MASSIMO. TOCCARE
Gesù tocca il lebbroso. Oggi capiamo meglio la portata di questo gesto. Non sapeva che ci si poteva infettare? Non sapeva cosa diceva la Legge? Non sapeva che poi poteva infettare quelli che avrebbe incontrato ovunque trasmettendo il virus della lebbra? Lo sapeva; e perche lo ha fatto? Menefreghismo e superficialità? Cristo vuole solo una cosa: la salvezza della persona umana e del giardino in cui l'ha posta, cioè la Terra. Egli tocca il lebbroso per guarirlo e lo fa nella misura in cui ha un motivo d'amore. Una moglie davanti all' impossibilità di vedere il marito in ospedale in isolamento diceva: 'mio marito mi cerca, io sono disposta al contagio, ma è più importante che possa stargli accanto affinchè possa superare questa fase'. L'amore vince anche la morte.
 
BRICIOLA 25-6-2020
25/06/2020
di DON MASSIMO. INSIEME PER...
La bellezza dello stare insieme si concretizza anche nelle opere che facciamo insieme. C'è quindi una bontà legata alla bellezza. Il piacere della vicinanza e della comunione è attuato non solo a livello fisico, dal riavvicinamento, ma anche dalla condivisione degli intenti e dal valore dei progetti, degli ideali e dei sogni che si perseguono.
Il COVID non ci ha portato via i sogni e la creatività per attuali. Possiamo trovarci 'insieme per...' , superando le mille ritrosie, i dubbi , i 'ma se...'. 
C'è qualcuno che ci sta aspettando con il nostro talento da offrire. Coraggio facciamo rete 'per...'. Vai e Dio ti dice 'io sarò cone te'.
 
BRICIOLA 24-6-2020
24/06/2020
di DON MASSIMO. PREPARARE
Oggi è la festa religiosa della Nascita di Giovanni il Battista, detto il precursore. Egli stesso infatti si era definito come colui che 'doveva preparare'. Noi siamo abituati a pensare a chi prepara eventi quali spettacoli o comizi e quindi si prodiga a curare i dettagli scenici o tecnici. C'è poi chi prepara ad esempio le vendite e quindi cura minuziosamente la pubblicità. Giovanni Battista voleva preparare all' incontro con il Messia, cioè con il Dio nostro salvatore. Se Dio in Cristo col suo Spirito vuole venire oggi a salvarci, chi prepara questo evento? Cosa dovrebbe fare? Innanzitutto viverlo lui stesso, come chi fa delle prove, delle 'anteprime', degli 'assaggi'. Signore Iddio insegnaci a vivere in prima persona ogni cosa che poi vorremmo insegnare agli altri. Dacci forza anche di 'sparire', terminata la preparazione, nel momento in cui l' Evento accadrà.
 
BRICIOLA 17-6-2020
17/06/2020
di DON MASSIMO. CARITA' DISTORTA
Esiste una 'falsa' carità? E' sufficiente impegnarsi in qualche associazione per fare la carità che Cristo ci insegna? Da buon maestro, conoscitore dei cuori umani, Gesù dice: 'quando fai l'elemosina non suonare la tromba davanti a te'. La tromba è uno strumento che attira l'attenzione dei soldati o in un concerto. Produce un suono forte che riempie anche gli ampi spazi di una chiesa quando è usata nelle liturgie. E' un'immagine per dire che  un azione di carità fatta al 'suono di trombe' significa che l'io di chi fa l'azione ha preso tutto il posto della scena o delle decisioni o degli elogi... Vera carità è interrogarsi davanti all'altro. Mettere al centro il 'tu'. E' chiedersi: qual'è il suo bene?
 
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