CAPIRE PREGARE VIVERE LA
MESSA
UNA
SINTESI FINALE?
INFINE…L’ORIGINE
DEL PERCORSO
Il tentativo di rendere viva per noi
oggi la Messa, nel nostro quotidiano, non è facile. Il percorso fatto aveva lo
scopo di risvegliare un po’ la coscienza di alcuni momenti fatti di
parole-gesti- silenzi in cui si attua un Mistero che ci supera. Cercare di
capire e ri-scoprire è sempre utile.
A questo proposito però ci diciamo: ma
tutto dipende da noi? Tutto sta nella nostra mente e cuore? No. Anzi è il
contrario!
Al di là delle nostre comprensioni
ed emozioni, dobbiamo dire che è proprio L’EVENTO
SACRAMENTALE ad essere il più importante. Cioè è DIO STESSO che viene,
parla, agisce, infonde la sua grazia che si libera, fortifica, santifica.
Noi umani cerchiamo spiegazioni e
abbiamo bisogno di rinnovare le consapevolezze e le motivazioni, ma non
dovremmo mai dimenticare che prima viene sempre la Grazia di Dio e nella Messa
accade qualcosa che ci precede e ci supera sempre. Noi siamo spettatori, certo
non passivi, ma attivi, ma non attori principali. PROTAGONISTA È DIO STESSO.
Che fare allora? Fondamentale resta
sempre l’accoglierlo con fede, semplice e umile, come sanno fare i bambini e
gli anziani.
E’ un po’ un lasciarci illuminare
come da una luce che entra e bacia il nostro volto o lasciarci riscaldare come
un sole che vuole … ‘abbronzarci’ se ci mettiamo davanti a Lui!
PASSI
DI UNA ESISTENZA
Provo ora a dare una lettura
‘originale’ del rito della Messa.
Andare a Messa è RIPERCORRERE I
MOMENTI STORICI DELLA NOSTRA VITA NELLA FEDE.
I riti di ingresso sono la nostra nascita. In essi ci siamo
sentiti accolti, voluti, anche perdonati
La Liturgia della Parola ci fa
rivivere il nostro battesimo, cioè la scelta di essere cristiani, fino a dire ‘
Credo’. E’ la nostra prima infanzia, quelle delle grandi scoperte. Mai
impareremo tante cose come in quei primi anni di vita,
La Liturgia Eucaristica ci fa
rivivere la Prima Comunione, in cui abbiamo sentito Gesù vicino, da amico ad
amico, Sono gli anni in cui da adolescenti abbiamo iniziato anche a scoprire le
amicizie, la città, la parrocchia, scuola, sport ecc.
I riti di comunione ci hanno fatto
rivivere la Cresima, in cui innanzitutto si vive attivamente la Comunione nella
Chiesa, costruendo il regno di Dio nella pace e nella fratellanza. E’ il tempo della
giovinezza in cui vogliamo stringere più intimamente delle relazioni
importanti, nell’amore e anche cominciando a fare progetti.
I riti finali ci fanno rivivere le
nostre scelte ‘vocazionali’: matrimonio, speciale consacrazione…ma anche uomo e
donna che vive nel sociale e nel lavoro. Ora siamo adulti la vita ci aspetta, in
attuazioni creative e rinnovate dei nostri sogni giovanili, nella gioia e nel
dolore.
E DOPO LA MESSA DOMENICALE?
Avevamo accennato all’inizio che il
cuore della fede cristiana è la domenica, giorno della risurrezione di Cristo,
salvezza e speranza dell’uomo e giorno della famiglia cristiana. Ma dopo la
Messa domenicale come continua l’azione liturgica di lode e preghiera? E il
resto della settimana?
Per la verità ci insegnano meglio i
nostri fratelli Ortodossi. Dopo la Messa domenicale non viene tanto la Messa
feriale (loro non la celebrano). Viene la Liturgia delle Ore che ha come
cardini la liturgia delle lodi al mattino e dei vespri alla sera. La grazia
della Pasqua si diffonde allora nel giorno con queste preghiere che ogni giorno
ci fanno vivere al mattino il ricordo della risurrezione nelle lodi e la sera
il ricordo della Passione Morte di Gesù nei vespri. Perché non venire a lodi e
vespri in questa quaresima?
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