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Sottolineature - Piccolo Catechismo
01/05/2020 |
Quale ultima purificazione della sua fede (come scriverà la
lettera agli Ebrei), proprio a lui “che
aveva ricevuto le promesse”, viene chiesto di sacrificare il figlio che Dio gli
ha donato. La sua fede non vacilla: “Dio stesso provvederà l'agnello per
l'olocausto” ; “pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai
morti” . Così il padre dei credenti è configurato al Padre che non risparmierà
il proprio Figlio, ma lo darà per tutti noi. La preghiera restituisce all'uomo
la somiglianza con Dio e lo rende partecipe della potenza dell'amore di Dio che
salva la moltitudine . (cfr CCC 2572)
Abbiamo
visto che la preghiera di Abramo è fatta di un’ascolto
docile, che si concretizza più che in gesti che in parole: lasciare la propria
terra natia, andare verso una nuova terra promessa, accogliere i tre misteriosi
viandanti a Mamre . Infine Abramo è chiamato ad un gesto fortissimo quanto
difficile da capire: il sacrificio dell’ unico
figlio. Isacco era il figlio della promessa di una discendenza numerosa come le
stelle del cielo, perché allora sacrificarlo? La preghiera di Abramo lo porta a
camminare nel buio di una fede che ad un certo punto perde i connotati della
razionalità e della logica. E’ fiducia
pura nel Dio delle promesse.
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30/04/2020 |
Avendo creduto in Dio, camminando alla sua presenza e in
alleanza con lui, il patriarca è pronto ad accogliere sotto la propria tenda
l'Ospite misterioso: è la stupenda ospitalità di Mamre, preludio
all'Annunciazione del vero Figlio della Promessa. Da quel momento, avendogli
Dio confidato il proprio Disegno, il cuore di Abramo è in sintonia con la
compassione del suo Signore per gli uomini, ed egli osa intercedere per loro
con una confidenza audace. (CCC 2571)
La sottolineatura di oggi sta nel
verbo‘accogliere’.
Dopo aver visto la caratteristica della fede di Abramo come un ascolto docile,
oggi sottolineamo una parola bella e importante per ogni relazione, quella dell’ accoglienza. Siamo di fronte non tanto a pensieri e a
ragionamenti, ma davanti a un Dio personale che bussa alla sua porta e che chiede di essere accolto nel suo mistero. Ogni
persona fuori di noi si presenta a noi come qualcuno tutto da scoprire nell’accoglienza. Straordinariamente la rivelazione che Dio farà
è in tre presenze, che poi verranno lette dalla tradizione cristiana (espressa
nella famosa icona di Rublev), come incontro con Dio Trinità. L’accoglienza del mistero che è l’ altro, del mistero che è il Totalmente Altro , in Abramo
trova espressione concreta, nei gesti e nella generosità di una casa aperta e
di un pasto comune.
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29/04/2020 |
Non appena Dio lo chiama, Abramo parte “come gli aveva
ordinato il Signore”: il suo cuore è tutto “sottomesso alla Parola”; egli
obbedisce. L'ascolto del cuore che si decide secondo Dio è essenziale alla
preghiera: le parole sono relative rispetto ad esso. Ma la preghiera di Abramo
si esprime innanzitutto con azioni: uomo del silenzio, ad ogni tappa costruisce
un altare al Signore. Solo più tardi troviamo la sua prima preghiera in parole:
un velato lamento che ricorda a Dio le sue promesse che non sembrano
realizzarsi. Così, fin dall'inizio, appare uno degli aspetti del dramma della
preghiera: la prova della fede nella fedeltà di Dio. (cfr CCC 2570)
Abramo è considerato, sia dal
cristianesimo come dall’
ebraismo e dall’islamismo,
il padre della fede in un Dio unico e personale. Essenziale per lui diventa il
dialogo con quel Dio dal quale si sente chiamato. Ma da parte sua troviamo, più
che parole, un ascolto obbediente. L’ascolto
obbediente è quello della docilità, più che della sottomissione cieca. Egli si
fida di quel Dio che sente dentro di sé. Egli lo ascolta e poi segue il senso
di quell’appello che avverte. Così troverà la forza di ‘lasciare la sua terra’per
seguire una promessa.
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28/04/2020 |
E' a partire innanzitutto dalle realtà della creazione che
vive la preghiera. I primi nove capitoli della Genesi descrivono questa
relazione a Dio come offerta dei primogeniti del gregge da parte di Abele, come
invocazione del Nome divino da parte di Enos, come cammino con Dio. L'offerta
di Noè è gradita a Dio, che lo benedice - e, attraverso lui, benedice tutta la
creazione - perché il suo cuore è giusto e integro: egli pure cammina con Dio. Questa
qualità della preghiera è vissuta da una moltitudine di giusti in tutte le
religioni. Nella sua Alleanza indefettibile con gli esseri viventi, Dio sempre
chiama gli uomini a pregarlo. Ma è soprattutto a partire dal nostro padre Abramo
che nell'Antico Testamento viene rivelata la preghiera. (cfr CCC 2569)
La rivelazione biblica inserisce l’atto della preghiera tra le cose ‘primordiali’dell’uomo. Oggi gli antropologi, presentano nel culto dei morti,
una di queste preghiere antichissime rivolte a Dio. Le tradizioni religiose di
tutto il mondo, mostrano le costruzioni erette a favore della divinità e gli
antichi testi ci testimoniano il dialogo con Dio a tutte le latitudini. I riti
alle divinità e le tradizioni religiose sono nati in occasione di fenomeni
terrificanti della natura, ma anche in collegamento con i cicli delle stagioni,
i giorni del nascere e del morire, i momenti del raccolto, i frutti del lavoro,
ecc. Anche noi cristiani, seguendo ad esempio il vangelo di Luca, valorizziamo
la genealogia di Gesù fino ad Adamo, il primo uomo, che poi rappresenta, già
nel significato del suo nome Adam, tutta l’umanità.
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27/04/2020 |
La rivelazione della preghiera nell'Antico Testamento si iscrive
tra la caduta e il riscatto dell'uomo, tra la domanda accorata di Dio ai suoi
primi figli: “Dove sei?. . . Che hai fatto?” e la risposta del Figlio unigenito
al suo entrare nel mondo: “Ecco, io vengo. . . per fare, o Dio, la tua volontà”
. La preghiera in tal modo è legata alla storia degli uomini, è la relazione a
Dio nelle vicende della storia.
(cfr CCC 2568)
Se nei numeri scorsi del CCC avevamo
parlato di una chiamata permanente di
Dio all’uomo e di un desiderio essenziale di ogni uomo verso Dio,
oggi sottolineiamo che questo incontro avviene nella storia e che ha avuto un
suo sviluppo. Entriamo in specifico nella presentazione che ne fa la Sacra
Scrittura, che noi chiamiamo ‘rivelazione’. Essa ci rivela appunto di una sapienza, che è guidata
dallo Spirito e che ha condotto l’uomo
ad un rapporto con Dio sempre più importante e centrale. Per i cristiani esso
culminerà in Gesù Cristo e nell’
unione che si ha con Lui stesso (in Cristo, per Cristo, con Cristo). Ma già dall’
Antica Alleanza, e negli episodi narrati in essa, possiamo ricavare spunti che
restano sempre basilari per vivere la preghiera. E’ la storia dell’umanità,
ma anche una storia che si focalizza nel dialog-rapporto con un popolo
specifico, che sarà il popolo dell’
Alleanza. Tutto si è sviluppato pian piano, nei secoli, attraverso le vicende
di persone che andremo a scoprire nei prossimi articoli.
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