5 PAROLE DA RI-SCOPRIRE
Buongiorno!
Sono suor Anne-Emmanuel.
Questa
settimana, per continuare il nostro cammino sulle vie della Liturgia, prendremo
i sentieri della festa — oggi —, della domenica — domani —, poi del riposo,
della comunità e finiamo sabato con il sentiero del sacrificio. Tutto questo
sotto il cielo azzuro del senso escatologico.
Per
chiarire il termine “escatologico” e per dare il filo conduttore della
settimana, vorrei leggere un brano della lettera ai Colossesi :
1
Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo,
seduto alla destra di Dio; 2rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a
quelle della terra. 3Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con
Cristo in Dio! 4Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi
apparirete con lui nella gloria.
Nessun
panico. Questa parola “escatologico, escatologia” significa in qualche modo “le
cose di lassù dove è Cristo". E perché cercare le cose di lassù, dov’è
Cristo? Perché è una storia di amore di Lui per noi e di noi per Lui.
E
com’è bello parlare di tutto questo nella settimana fra due grandi feste che
sono le solennità dell’Ascensione e della Pentecoste! Tra la salita di Gesù
risorto al cielo —che così ci ha aperto il cielo—, e l’effusione dello Spirito
Santo!
Le nostre liturgie della terra sono interamente volte a
celebrare il mistero centrale della fede cristiana cioè il kerygma: nascita,
vita, morte e risurrezione di Cristo e la nostra salvezza. Tutto l’anno
liturgico è punteggiato dalle feste che ci ricordano un aspetto particolare del
kerygma. E poiché tutto ciò che riguarda Dio è storia di amore, le feste sono
fonte di gioia e di incontro più forte con Gesù. Come un sposo guarda,
contempla la sua sposa, contempliamo anche noi il nostro Signore ricordando
quello che ha fatto per noi.
Durante
questa settimana, raviviamo nella mente e nel cuore, l'amore di Dio aspettando
la venuta dello Spirito Santo con Maria e i discepoli nel Cenacolo!
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