C’è
la testimonianza e l’annuncio di chi ha
visto il Signore Risorto: un annuncio che appartiene al nucleo originario
del messaggio cristiano, proclamato fin dal giorno di Pentecoste e poi
continuamente propagato nelle sinagoghe e nelle piazze fino a coagularsi in
messaggi brevi e incisivi, a forma di slogan.
Oltre che annunciato e diffuso, questo vangelo venne anche celebrato con inni e cantici, che troviamo
disseminati qua e là nel Nuovo Testamento e raccontato attraverso narrazioni via via più estese e dettagliate.
Tra
le tante testimonianze, ascoltiamo quella di Paolo: Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che
cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è
risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi
ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta:
la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve
a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me
come a un aborto (1Cor 15,3-7). Paolo scrive a Corinto verso il 57, per
difendere la verità della fede nella risurrezione e ricorda quello che lui già
nel 51 aveva insegnato e che a sua volta gli era stata trasmesso quando era
venuto alla fede, dopo il suo incontro col Risorto sulla via di Damasco, nei
primi anni 30: una formula di fede molto antica, in cui sono messi in fila i
verbi della Pasqua: morì, fu sepolto (la prova), è risorto (bello questo
presente: Gesù non è sepolto nel passato!) e le varie apparizioni a diversi
testimoni, singoli o a gruppi. Coi vangeli potremmo aggiungere a questa lista
gli incontri con le donne, con la Maddalena, coi due di Emmaus, coi pescatori
sul lago in Galilea…
In
questi testi l’evento della risurrezione è descritto come un evento reale,
obiettivo, accaduto e testimoniato dalla storia. Non si tratta di un simbolo o
di una vaga speranza. Gesù, dai primi testimoni, non è ritenuto vivo come si
direbbe vivo lo spirito di san Francesco, o come vive un maestro nel cuore dei
discepoli. Gesù è realmente entrato nella vita nuova con tutta la sua realtà,
spirito e corpo.
(3 continua)
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