HO COMMESSO UN PECCATO GRAVE? |
25/05/2021 |
La risposta a questa domanda va data su due piani: quello oggettivo e quello soggettivo, cioè sul piano dei valori e su quello della singola persona.
Da un lato sta la parola della Chiesa che nel tempo ha mostrato dove sta il 'peccato grave'. Cioè dove si sviluppa la radice del male, a seguito della superbia assoluta e dell' egocentrismo assoluto, che tenta l'umanità sin da Adamo ed Eva. La Chiesa nella sua Tradizione indicava 3 'peccati gravi': peccato contro la vita (nel suo aspetto estremo che è l'omicidio), del peccato contro la relazione d'amore (nel suo atto estremo che è il tradimento matrimoniale) e del peccato contro la fede (nel suo atto estremo che è l'apostasia -come rinnegamento esplicito della fede in Cristo- o nella passività totale della pratica religiosa - come l'abbandono deila Messa).
Dall'altro lato sta la visione soggettiva, che non cambia la gravità degli atti suddetti, ma può mostrare se ci fossero condizionamenti tali da cambiare il grado di responsabilità personale. E' la questione della 'conoscenza-comprensione' del valore morale in sè e la questione della piena libertà (interiore ed esteriore) per metterli in atto. In pratica è il tema della maturità cristiana e umana. Questione sempre aperta e che esige molti approfondimenti. Questione anche da prendere sul serio per non confondere la 'dignità uamana' (vera umanità) con i 'comodi personali' (abbassamento dell' umano).
Ma nella visione soggettiva ci può essere anche una consapevolezza di peccato grave che è la nostra coscienza a rivelarcelo. Ognuno ha colto in qualche modo la distinzione tra il bene e il male con varie declinazioni: ciascuno ha fatto con altri dei 'patti sociali'; ognuno sa di essere soggetto di 'diritti' ma anche di 'doveri'; ciascuno ha dei 'valori' essenzaili pe rcui vale la pena vivere. Quindi la sua coscienza può anche richiamarlo, risvegliarlo, scuoterlo.... a capire che c'è stato un forte 'fuori strada' ( la sua strada!) , cioè una forte incoerenza (contraddizione con i suoi principi creduti e professati!) o una grave separazione (dalle sue relazioni importanti !). Anche qui sta la consapevolezza di un peccato grave, relativo a quell'individuo specifico.
Per la Chiesa il 'peccato grave' esige la confessione sacramentale, ovvero il doo della grazia divina per la riconcisliazione attraverso la mediazione del sacerdote.
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