
Il Monastero delle Monache Agostiniane ha più di 400 anni di vita ed era una piccola enclave nel cuore del paese.
Sino dalla fondazione era autosufficiente. Avena un acquedotto privato,
un orto, una stalla, una spezieria, un’infermeria e il cimitero.
Per i modiglianesi era ed è “
el sor sredi” (le suore chiuse), a
significare al rigida regola di clausura a cui le monache si votavano. I
contatti con l’esterno avvenivano salo attraverso al grata e la ruota e
la loro vita era completamente dedicata a Dio.

Le
religiose abitano il monastero ininterrottamente dalla sua fondazione e
non l’hanno mai dovuto abbandonare, anzi è capitato loro di dover
ospitare Suore e Monache di Ordini e conventi diversi della zona,
soppressi negli anni della dominazione napoleonica, del Granduca di
Toscana e durante gli eventi bellici.
In occasione di calamità il monastero ha goduto, e continua a godere,
della protezione dell’Altissimo, perché passa inviolato, immune da
spoliazioni, ed indenne tra le turbolente vicissitudini di oltre quattro
secoli e mezzo di vita. Durante questo periodo il monastero è sempre
stato un prezioso punto di riferimento per i poveri di Modigliana, che
vi trovano sempre, oltre all’aiuto e sostentamento, una parola di
comprensione e di conforto.
Con il benessere del dopoguerra, la missione delle Monache è
completamente dedicata alla preghiera ed alla organizzazione di incontri
spirituali.
Fonte a cui si rimanda per approfondimenti: http://www.modigliana.com/resources/Il-Monastero-delle-Suore-Agostiniane.pdf