ITINERARI ARTISTICO-SPIRITUALI
MODIGLIANESI di Enzo Staffa e Don Massimo Goni
Vorremmo riuscire ad
incuriosire i lettori e portarli a Modigliana ad ammirare i tanti tesori che le
nostre chiese, fortunatamente, ancora conservano, a stupirsene, e, perché no? a pregare e ringraziare il Signore ispiratore
di tanta arte devozionale. Siamo convinti che queste straordinarie
testimonianze di fede lasciateci dai nostri avi, intelligentemente riscoperte,
e piacevolmente raccontate e valorizzate, non possono che fare bene alla
religiosità, tiepida, fiacca e quasi esclusivamente domenicale di molti di noi.
Visto l’approssimarsi del 2
novembre, Enzo comincerebbe col proporre
una visita guidata al
COMPIANTO DEL CRISTO MORTO
della
cripta della Concattedrale di S. Stefano in Modigliana
Sabato 26 ottobre, ore 14. Appuntamento davanti
al Duomo
Illustrerà questo gruppo di
sette statue lignee, policrome, a grandezza d’uomo, venerato dai modiglianesi,
sin dalla sua collocazione nella cripta, ad opera dell’antica Confraternita del
SS. Sacramento, detta dei Battuti
Bianchi, che risaliva al 1399 circa.
[...] ”A Modigliana, nel 1415, la Compagnia dei
Battuti Bianchi, meritevole di aver fondato il primo ospedale per gl’infermi,
aveva la sua Cappella in un primo tempo nella Chiesa di S. Antonio Abate
(demolita nei primi anni del sec. XIX) e successivamente nella Cripta della
Pieve di S. Stefano, dove si venerava, con particolare devozione, la Passione e
Morte di Gesù Salvatore. Nel 1549 la Compagnia vi collocava
il gruppo di sette statue di legno dipinto del Compianto, […] ”
La stampa che ricorda la collocazione
del gruppo porta , tra l’altro, sul lato
destro (in verticale) una scritta che recita:
“MORTO
QUI JACE QUEL GRAN NAZARENO SOL PER
TRARCI A QUEL CELESTE SENO”
Secondo gli ultimo studi
del Prof. Massimo Ferretti, docente di Storia dell’Arte presso la Scuola Superiore
Normale di Pisa, massima autorità italiana in fatto di Compianti, sarebbe opera
di bottega faentina eseguita attorno al 1415. Da allora il gruppo ha subito
ridipinture e tagli delle parti rovinate dall’umidità ed aggredite dai tarli, in
media ogni cento anni, ma il restauro, completato nel 2005, ha riportato alla
luce i colori originali e tutta la drammaticità che le scure ridipinture dei
secoli, fino al XIX°, unitamente alla patina del tempo, avevano offuscato. L’illustre
critico d’arte Corrado Ricci, molti anni fa, ebbe a esclamare, davanti
al Gruppo del Compianto:
“Bello questo monumento della pietà! Guardate: ogni volto ha una sua proprio
e particolare espressione di dolore!” Davanti a questo dolore ciascuno si sente rappresentato e
toccato. Restiamo stupiti che anche il Figlio di Dio sia stato coinvolto
nell'abisso della morte. Risuonano però in noi le parole di san Paolo che ci
ricordano la volontà di Gesù fino alla sua morte: 'Padre
Per info: Don Massimo 333
3630013
F. Mancorti, “Il gruppo della “PIETA’ ” nella cripta
dell’antica Pieve di S. Stefano di Modigliana- “Almanacco” edito dalla Università Popolare di S.
Domenico di Modigliana - 1991 pagg. 85-88)
Cfr.: “La
scultura nel Quattrocento” – Storia delle arti figurative a Faenza
– Ediz. Edit -2011
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