« Il Padre mio vi dà il pane del cielo, quello vero » |
21/04/2015 |
Dio, la cui natura è bontà, la cui sostanza è amore, la cui vita è solo benevolenza, ha voluto mostrarci la dolcezza della sua natura e la tenerezza per i suoi figli, perciò ha mandato nel mondo suo Figlio, il pane degli angeli (Sal 78,25), « per il grande amore con il quale ci ha amati » (Ef 2,4). « Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito » (Gv 3,16).
Tale è la vera manna che il Signore ha fatto piovere perché
fosse mangiata...; è ciò che Dio ha preparato nella sua bontà per i suoi
poveri (Sal 68,9). Cristo infatti, disceso per tutti gli uomini e al
livello di ciascuno, attira tutto a sé grazie alla sua indicibile bontà;
non respinge nessuno e accoglie tutti gli uomini se si pentono. Per
quanti lo ricevono, ha il sapore più delizioso. Lui solo basta per
colmare ogni desiderio... e si adatta in un modo diverso agli uni e agli
altri, a seconda delle tendenze e dei desideri di ciascuno...
Ognuno
gusta in lui un sapore diverso... Non ha infatti lo stesso sapore per
il penitente ed il principiante, per colui che va avanti e colui che è
vicino alla meta. Non ha lo stesso sapore nella vita attiva e nella vita
contemplativa, né per colui che usa di questo mondo e per colui che non
ne usa, per il celibe e lo sposato, per colui che digiuna e distingue
giorno da giorno e per colui che li giudica tutti uguali (Rm 14,5)...
Questa manna ha un sapore dolce perché libera dalle preoccupazioni,
guarisce le malattie, mitiga le prove, asseconda gli sforzi e rafforza
la speranza... Coloro che l'hanno assaggiata « hanno ancora fame » (Sir
24,29): coloro che hanno fame saranno saziati.
Baldovino di Ford (?-ca 1190), abate cistercense, poi vescovo
Il Sacramento dell'altare III, 2; PL 204, 768-769; SC 94, pag. 565
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