30/06/2015 |
Chi vuole onorare con vera devozione il Padre adori il Figlio, perché il Padre non accetta altra adorazione. Dall'alto dei cieli il Padre fece risuonare la sua voce: "Questo è il mio Figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto". Sì, il Padre ha trovato gioia nel Figlio: se anche tu non trovi gioia in lui, non avrai la vita... Riconosci pure che c'è un solo Dio, ma sappi pure che vi è un Figlio di Dio, l'Unigenito... Professa la tua fede "in un solo Signore nostro Gesù Cristo" (Credo). Diciamo "in un solo" perché Lui solo è Figlio, anche se molti sono i suoi nomi...
È chiamato "il Cristo" [cioè l'Unto], perché unto non da mani umane ma dal Padre fin da tutta l'eternità come sommo sacerdote per gli uomini... Lo chiamiamo "Figlio dell'uomo", non in quanto nato per generazione terrena come ciascuno di noi, ma perché verrà sulle nubi per giudicare i vivi e i morti. Lo chiamiamo "Signore", non come si chiamano signori alcuni uomini, ma perché è Signore per natura dall'eternità. Giustamente lo chiamiamo "Gesù" [cioè "il Signore salva"], perché salva guarendo. Lo diciamo "Figlio di Dio", generato per natura e non per adozione.
Molti altri appellativi diamo al nostro Salvatore... Molti sono gli aspetti in cui Cristo si mostra per amore nostro. Si fa infatti "vite" per chi ha bisogno di gioia, "porta" per chi deve entrare, "sommo sacerdote" e "mediatore" per chi deve offrire preghiere, "agnello" per tutti quelli che sono in peccato e per cui egli si è immolato. Si fa "tutto a tutti", restando chi è per natura.
(Riferimenti biblici : Mt 3,17 ; Mt 1,16 ; Mt 24,30 ; Dn 7,13 ; Mt 24,30 ; Lc 2,11 ; Mt 1,21 ; Mt 3,17 ; Gv 15,1 ; Gv 10,7 ; Eb 7,26 ; 1Tm 2,5 ; At 8,32 ; 1Cor 9,22)
San Cirillo di Gerusalemme (313-350), vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa
Catechesi, n° 10
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