Cercati, o figlio, un uomo di fiducia che ti faccia da guida!” (Tb 5,3) |
12/08/2015 |
Ho preso dalla bocca di Tobi il titolo per queste pagine sulla paternità-figliolanza spirituale. Suo figlio Tobia doveva intraprendere un viaggio lungo e pericoloso, ma non aveva esperienza e non conosceva le strade. Le parole del padre di Tobia ben si adattano al nostro scopo. La nostra vita cristiana infatti è una via, un pellegrinaggio, un cammino che ci deve portare "sani" al nostro Padre che è nei cieli! La via è senz'altro Gesù, e noi, facilmente distratti o ingannati dalle parole e dalle situazioni più disparate o sedotti da creature affascinanti, abbiamo bisogno di una guida sicura. Siamo talora come ciechi, o perlomeno disorientati, e abbiamo bisogno che qualcuno ci tenga per mano, ci ricordi le parole del Signore, ci aiuti, con lo sguardo fisso su di lui, a correre verso la meta! E anche qualora avessimo imparato la strada e fossimo capaci di percorrerla speditamente tanto da poter essere guida per altri, è certamente più agevole, gioioso e sicuro percorrerla in compagnia per una maggior pace interiore e serenità spirituale.«Figlio, prepara quanto occorre per il viaggio e parti con questo tuo fratello.
Dio, che è nei cieli, vi conservi sani fin là e vi restituisca a me sani e salvi;
il suo angelo vi accompagni con la sua protezione, o figliuolo!». (Tb 5, 17)
|