10/02/2016 |
di DON MASSIMO. Oggi inizia la quaresima. Se ogni stagione ha il suo colore, il suo abito, qual'è lo spirito di questo tempo liturgico? Innanzitutto liturgico non vuol dire 'aereo' o ' troppo spirituale, ma vuol dire qualcosa che ha a che fare con la nostra vita concreta, ma vista dall'alto, cioè dentro la relazione con Dio. La quaresima ci richiama a tre parole: vivi la preghiera, vivi la carità, vivi la penitenza. Di tutte forse la più tipica e la più 'strana' è la penitenza. Diciamo subito che la penitenza è però la cosa più normale della vita. Siamo infatti costretti sempre a 'rimediare' ad uno sviluppo delle cose che è degrado, invecchiamento, errore. Questo lavoro di vigilanza e di riparazione sulle 'storture' va mantenuto per la vita. Ma la quaresima ci dice anche di vivere la penitenza come gesto volontario non solo a nostro favore, ma anche come solidarietà col dolore altrui e anche come gesto di dolore per i propri peccati. Scegli di rinunicare a qualcosa per vivere questo spirito.
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