Ezio Bosso | Following a bird [ The 12th room ] |
14/02/2016 |
Ezio Bosso, l'ospite che ieri sera ha incantato Sanremo, è pianista, direttore d'orchestra di fama internazionale. Ha 44 anni ed è torinese. Ha imparato a leggere lo spartito prima delle lettere, e a 4 anni già suonava. Da ragazzino per 3 anni è stato bassista degli Statuto, presto abbandonati per la musica classica.
A 16 anni il debutto come solista. Compositore, direttore (anche della London Symphony), ha firmato anche la colonna sonora di "Io non ho paura", di Gabriele Salvatores. Nel 2011 ha dovuto sottoporsi ad un intervento al cervello, per l'asportazione di una neoplasia che lo ha precipitato, parole sue, in "una storia di buio". Dopo l'intervento infatti è stato colpito da una malattia autoimmune. Aveva disimparato a parlare e a suonare, ha dovuto riapprendere tutto. Ma non si è fermato.
Solo nel 2015 ha inciso il primo disco "The 12th Room", doppio cd per piano solo registrato con il pubblico in sala a Gualtieri (Reggio Emilia).
Il suo primo disco. The 12th room/ 12 stanze è il titolo del suo primo album. Lo racconta così:
"Si dice che la vita sia composta da 12 stanze. 12 stanze in cui lasceremo qualcosa di noi che ci ricorderanno. 12 le stanze che ricorderemo quando saremo arrivati all'ultima. Nessuno può ricordare la prima stanza dove è stato, ma pare che questo accada nell'ultima che raggiungeremo. Stanza, significa fermarsi, ma significa anche affermarsi. Ho dovuto percorre stanze immaginarie, per necessità. Perché nella mia vita ho dei momenti in cui entro in una stanza che non mi è molto simpatica detto sinceramente.
E' una stanza in cui mi ritrovo bloccato per lunghi periodi, una stanza che diventa buia, piccolissima eppure immensa e impossibile da percorrere. Nei periodi in cui sono lì ho dei momenti dove mi sembra che non ne uscirò mai.
Ma anche lei mi ha regalato qualcosa, mi ha incuriosito, mi ha ricordato la mia fortuna. Mi ha fatto giocare con lei. Si, perché la stanza è anche una poesia".
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