22/03/2016 |
ESERCIZI SPIRITUALI NEL QUOTIDIANO /2. IL FIGLIOSERVO AMATOAMANTE (Is 42, 1-4)
Siamo nel
Cielo. L’AT dice spesso che ‘tra le nubi’
è il luogo del mistero di Dio. Siamo nel momento di una generazione d’amore. E’
Dio che parla
TU SEI IL FIGLIO IN
CUI MI COMPIACCIO. Cogliamo che queste parole del v 1 sono le stesse del
battesimo di Gesù. Anche noi , a partire dal nostro battesimo sentiamo queste
parole: tu sei l’amato in cui ho posto il mio compiacimento e ho effuso lo
spirito. Sottolineiamo: è un amore non per meriti, doti, classifiche, ecc. Ma
per il nostro essere, il nostro esserci. Diciamo anche noi oggi a chi
incontriamo: ‘grazie che ci sei!’.
CHE VIVE CON MISERICORDIA. Le caratteristiche di questo figlio-
servo (che siamo noi), fatto a immagine e somiglianza di Dio, sono quelle di chi dona la misericordia: non
grida e non alza il tono (cioè non usa la violenza anche verbale, per imporsi);
non parla in pubblico (cioè non sparla in pubblico, diffamando o denigrando); non
spezza la canna incrinata e non spegne lo stoppino dalla fiamma sporta (in
generale cerca di ripartire da quel poco di buono che ancora c’è nella
persona). Sono immagini di chi sa dare ancora una chance all’altro.
CHE VIVE IN CAMMINO VERSO LA VERITA’ . Ma nello stesso tempo
questo figlio-servo proclama il diritto con verità. Nel Figlio Gesù accade che ‘misericordia
e verità s’incontraranno, giustizia e pace si baceranno’. Troppe volte noi
invece abbiamo contrapposto verità e misericordia (scadendo in buonismi e
integralismi) Ma senza misericordia chi si sente capace di attuare la verità se
noi falliamo sempre? E la vera misericordia non è quella di chi invita a
conversione e a fare il bene?
Oggi si parla nella chiesa di
‘legge della gradualità’ ( e non gradualità della legge). Ciascuno deve essere
educato e aiutato a tendere verso la verità, ma anche indirizzato a compiere i
passi fattibili, un po’ sempre più in alto, piano piano , anche con l’aiuto del
sacramento della riconciliazione. Prendi per mano chi ti è accanto e
accompagnalo nel ‘santo viaggio’ della vita.
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