MONASTERO AGOSTINIANE-
MODIGLIANA
18 MAGGIO 2016
25° DELLA PROFESSIONE
RELIGIOSA di
SR. MA. LOURDES OPERIANO
ORE 08,30
MESSA CONVENTUALE di
RINGRAZIAMENTO
PRESIEDE DON MARCELO
OPERIANO
IL CLERO LOCALE e ALTRI
CONFRATELLI FILIPPINI
SEGUE CONVIVIALE
SIETE TUTTI INVITATI A
PREGARE CON NOI
25 anni sotto lo
sguardo del Padre
25 anni sotto lo sguardo del Padre sono un dono e una
responsabilità. È come l'incanto di Maddalena dinanzi a Gesù Risorto:
quell'incontro non l'ha lasciata la stessa di prima, ma ha acceso dentro di lei
la necessità, l'urgenza appagante di andare e dire ai fratelli il segreto che
lui è risorto e li precede in Galilea. Lo sguardo del Padre che ci sovrasta e
ci accompagna è uno sguardo che ci ricrea, che dà energie nuove per tornare
continuamente dalla Galilea a Gerusalemme e da Gerusalemme alla Galilea. Ossia
dalla sofferenza, dalle difficoltà quotidiane, all'incontro che ha cambiato la
vita.
Una vita consacrata vissuta nella semplicità e
nell'essenzialità del quotidiano come è quella di una contemplativa claustrale,
è una vita che ha valore perché centrata in Cristo e nella forza della sua
risurrezione. Chi vede me, vede il Padre,
ci assicura Gesù, e crescere in questa sicurezza è acquistare quella necessaria
stabilità che ci consente di vivere fino in fondo la figliolanza e la fraternità.
L'esperienza monastica di Agostino è esperienza pasquale, nasce dal dono della
Pentecoste, è frutto dell'effusione dello Spirito del Padre e del Figlio che
crea la Chiesa come Comunità di credenti adunati insieme intorno allo spezzare
del pane eucaristico, all'ascolto della Parola, all'insegnamento degli apostoli
e ponendo ogni cosa in comune perché a nessun manchi qualcosa. Questo è
l'ideale che ha affascinato Agostino neofita, il quale, nella vigilia della
notte di Pasqua, rinacque nuovo dalle acque del battesimo.
Questo fascino continua ancora e così celebriamo 25 anni di
fedeltà, dietro quella scia che come canta il Cantico dei Cantici continua a
spandere i suoi profumi e ad attrarre schiere di vergini che seguono l'Agnello
ovunque Egli vada. Alla nostra cara Sr. M. Lourdes auguriamo di tenere sempre
accesa quella lampada della fedeltà che arde dagli anni della sua bella
giovinezza, perché maturi fino alla saggezza dell' età veneranda per raccontare
alle generazioni che vengono le grandi opere del Padre, le meraviglie che Lui
ha compiuto nella sua vita e che continua a compiere e vuol continuare a
compiere perché eterna è la sua misericordia.
In quanto consacrate, il Signore ci ha chiamate a vivere la
figliolanza in modo peculiare per permettere a Lui di inabitarci, di trasformarci
in sua proprietà ed essere Suoi in modo speciale, non per noi stesse, ma per
una missione. È questo il bello della nostra vocazione: perché "segregate",
cioè "messe a parte, riservate", siamo totalmente date, siamo di Suo diritto, direbbe Agostino che
così prega nei Soliloqui: "Te solo amo, Te solo seguo, Te solo cerco, a Te solo
sono disposto ad essere soggetto, perché Tu governi con giustizia ed io voglio
essere tua proprietà". E altrove: "Da' ciò che comanda, comanda ciò che vuoi". È
questo l'atteggiamento del figlio chiamato a vivere la fraternità con la sua
vita non solo di gesti e parole, ma segnata col sangue della dedizione,
dell'offerta costante del suo essere, o meglio con l'essere offerta al Padre
per tutti. È la preghiera di Gesù nell'ultima cena in cui ci racconta di sé, di
come egli sia vissuto per gettare un ponte fra gli uomini e il Padre e ritessere
legami vitali tra gli uomini. La nostra consacrazione si inserisce in questa
tensione del Figlio: "Non voi avete
scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituite perché portiate frutto e il
vostro frutto rimanga" (Gv 15, ). Perché il frutto rimanga, perché una vita
consacrata sia feconda è importante rimanere attaccati al Figlio, vivere la
relazione col Padre in modo costante e celebrare 25 anni di fruizione di questa
grazia significa crescere in gratitudine perché è data una nuova tappa, un
nuovo traguardo verso la meta finale dell'identificazione col Figlio, verso il
traguardo di una vita donata perché altri abbiano la vita e l'abbiano in
abbondanza.
Auguriamo a Madre M.Lourdes e alla sua Comunità rinnovata
grazia di consapevolezza di appartenere a Dio e alla sua Chiesa, di essere
"proprietà" comune, bene di cui tutti possono usufruire, così come l'Eucaristia
Pane spezzato per tutti, vino versato per curare e sanare le piaghe della
società e di chiunque si accosta al Monastero in cerca di asilo spirituale, di
consiglio, di luce. Che il Monastero S. M. Maddalena sia luce per tanti, la
luce del Risorto che mostra le sue piaghe divenute cicatrici di luce, via di
redenzione e di riconciliazione. Un nuovo ponte sia lanciato tra Dio e i vicini
e i lontani con la catena della preghiera che tiene vivi davanti a Dio non solo
le gioie con la gratitudine e la lode, ma anche i drammi delle famiglie, le
difficoltà della convivenza, il difficile dialogo tra genitori e figli, la
necessaria riconciliazione tra famiglia e famiglia, perché tutto sia alleviato
col dolce ospite dell'anima, col farmaco d'immortalità, con l'unguento della
carità, con la pazienza che testimonia la fede nella Presenza del Risorto che trasforma
tutto in possibilità di vita e feconda le situazioni più amorfe o aride. Che il
vivere insieme unanimi e concordi,
nell'amore di Dio e del prossimo, in sollecita attenzione le une alle altre,
vivendo con letizia delle opere delle proprie mani e innalzando a Dio canti di
gioia e suppliche dal cuore - come dice la nostra Regola -, sia un seme che marcendo nell'oscurità
di una vita nascosta con Cristo in Dio, fruttifichi
in germoglio di fraternità nella realtà del sociale e fra le maglie delle
relazioni ecclesiali e familiari.
Lo Spirito del Padre e del Figlio sia con tutti coloro cui
giungono queste brevi riflessioni, accenda in essi il fuoco dell'amore e
ridesti il desiderio della lode e la gioia della gratuità nelle relazioni e nel
servizio, perché siano riflesso dell'amore del Padre e del Figlio nel vincolo
del loro comune Spirito. Il giorno al giorno ne annunzi il messaggio
e la notte alla notte ne trasmetta notizia, come dice il Salmo, e il cuore,
ridestato, svegli l'aurora e tutto canti di gioia perché il Signore continua a
fare meraviglie ed eterna è la sua
misericordia.
Auguri alla sorella M. Lourdes, alla Comunità intera e a
ciascuna di noi, perché il cammino di fedeltà di una appartiene a tutti e coralmente
manteniamo alta la professione della nostra fede. Insieme, come augurio, con
Agostino preghiamo per lei e con lei l'altissima
clemenza divina che la consacri tutta a Sé e che non si creino ostacoli mentre a
Dio tende con cuore felice; e le sia concesso che, mentre continua la sua
esistenza terrena, sia temperante, forte giusta e prudente, innamorata e capace
di apprendere la Sua sapienza, degna di diventare abitante felice del
beatissimo suo regno (cfr Soliloqui, 1,1,5-6). Deo
Gratias semper!
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