Pietro era nato a Ravenna nel 1007;
già orfano di padre, ultimo di una numerosa nidiata di figli, venne tirato su
dal fratello maggiore, Damiano, e ciò ne spiegherebbe l'appellativo di
"Damiani". Dopo aver
studiato a Ravenna, Faenza e Padova e insegnato all'università di Parma, entrò
nel monastero camaldolese di Fonte Avellana, che divenne il centro della sua
attività riformatrice. Ma la Chiesa, dilaniata da discordie e scismi,
conseguenza del grave malanno della simonia, e dalla immoralità del clero di
fronte al celibato, aveva bisogno di uomini integri e preparati come il colto e
austero Pier Damiani.
Fu al fianco di sei papi come
"commesso viaggiatore della pace" e in particolare collaborò con
Ildebrando, il grande riformatore divenuto papa col nome di Gregorio VII. Pier Damiani, dopo varie peregrinazioni
nella diocesi di Milano, in Francia e in Germania, ebbe il cardinalato e la
diocesi di Ostia.
Già vecchio, fu chiamato da
Ravenna, la sua città natale, per ricomporre il dissidio fomentato dai seguaci
di un antipapa. La morte lo colse nel 1072 a Faenza, di ritorno dall'ultima
missione di pace.
Venerato subito come santo, ebbe
riconosciuto il suo culto ufficialmente nel 1828, da papa Leone XII, che lo
proclamò anche dottore della Chiesa per i suoi numerosi scritti di contenuto
teologico. La sua festa si celebra il 21 febbraio.
E' patrono secondario della Diocesi
di Faenza-Modigliana.