12/04/2018 |
di DON MASSIMO. GAUDETE. Il papa nella sua nuova lettera vuole mostrare l'attualità della santità cristiana, per proporla a tutti come una meta desiderabile e non come una cosa destinata a supereroi. La santità è una nuova vita che, per dono di Dio, è possibile a tutti nelle occupazioni quotidiane, lì dove ognuno si trova. L'essenziale è mettere amore in ogni cosa. Quell'amore che ci ha mostrato Cristo dicendo: amatevi come io ho amato voi....non c'è amore più grande di questo dare la vita.
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Credo che la persona CHE SA AMARE.. sia quella che vive con coerenza la propria esistenza. Chi passo dopo passo sa costruire qualcosa nella propria vita e impara a riconoscere le piccole conquiste, a volte ottenute con fatica, un centimetro alla volta. Ecco, questo è davvero importante: saper riconoscere i passi fatti, gioire del bene ricevuto come pure di quello compiuto. Forse questa è la ricetta più efficace per orientarsi nella ricerca della VERA GIOIA : saper vedere il bene che ci circonda. Cioè il bene che CI vogliono i genitori, i fratelli, gli amici…IL marito...la moglie i fratelli..ecc...E poi gioire del lavoro..., della cultura, della salute...della natura...delle bellezze che ci circondano... tutto questo è un dono splendido, una manifestazione della bellezza della vita. Saper vedere tutto questo e scoprirlo come un dono, come qualcosa di gratuito e di immeritato: già questo – credimi – è essere vicini alla felicità.
Autentico – e felice e gioioso... – è anche chi non finge. Ecco, un’altra importante indicazione. Chi non dissimula i propri talenti, né le proprie fragilità. Viviamo in una società dell’immagine e dell’apparenza e rischiamo di fare dell’ipocrisia – cioè del mostrare una cosa quando invece è un’altra – la regola del nostro vivere. Non funziona. Tutto questo porta all’infelicità. Quante volte Gesù se la prende con i farisei e gli scribi perché ipocriti, cioè falsi. Voleva che fossero felici e invece rovinavano la propria vita e quella degli altri. Siamo chiamati a costruire la vita nella verità, facendo luce dentro di noi, tra i nostri sentimenti e desideri, nelle relazioni con gli altri… Certo, è una via complessa, ma è quella che paga e che conduce per me alla santita' del quotidiano..(o almeno lo spero) L’altra via – quella della finzione – divide e distrugge: è un vicolo cieco.
E poi la persona felice..che sa amare.... è quella che cerca di fare qualcosa anche per gli altri. Vivere la vita solo per se stessi è una truffa e un’illusione. Non dà gioia. Vivere pensando anche agli altri e allargando lo sguardo alle necessità altrui fa bene. A te innanzi tutto. No, una vita vissuta solo per se stessi sa di tristezza e di egoismo: si chiude su se stessa e muore. Noi invece siamo chiamati a vivere, a dare vita e a far fiorire. Per questo dobbiamo avere gli occhi bene aperti su quello che succede attorno a noi e lasciarci interrogare dal dolore e dalla sofferenza di chi ci è accanto: di chi vive al nostro fianco, ma anche di chi è più lontano e le cui sofferenze apprendiamo solo tramite i mezzi di comunicazione.
Gesù ci insegna a vivere così: è un amico prezioso...... Restiamogli... vicino e buon viaggio nella vita in un cammino che profumera' di Santita'!!!!!