CAPIRE PREGARE VIVERE LA MESSA
LA LITURGIA EUCARISTICA
Commentiamo la parte
centrale della Messa. Essendo al centro è un po’ come il cuore della Messa. E’
il momento che rievoca e riattualizza (‘fa
memoriale’) il gesto di Gesù dell’ Ultima Cena. E’ il momento in cui Gesù entra
nel segno del pane e del vino rendendo presente il Suo Corpo e il Suo Sangue.
“NESSUNO HA UN AMORE PIU’ GRANDE DI QUESTO DARE LA VITA PER I PROPRI
AMICI”
La categoria di amico ci dice il tipo di relazione che
possiamo vivere in questo momento della messa.
Se ogni messa vuore farci vivere una preghiera nella
relazione con Dio vivo, ora è una relazione di tipo amicale
NB potremmo anche vedere che nella messa si sviluppa il
percorso di fede della vita: l’inizio era un po’ come la nascita, la liturgia
della Parola era un po’ come il Battesimo, qui è un po’ come quando abbiamo
vissuto la Prima Comunione… sentire Gesù vicino come un amico.
LA CARATTERISTICA DEGLI
AMICI E’ LO SCAMBIO, IL REGALO
Nell’amicizia ci si scambiano regali…. Senza stare a
misurare chi fa il regalo più grande. Diciamo che l’importante è il pensiero,
il ricordo….
La liturgia eucaristica comincia con l’offertorio, che è
il nostro regalo… la nostra offerta. Doniamo il pane, il vino frutto del nostro
lavoro… ma doniamo anche ‘ i nostri sacrifici’ cioè l’impegno che mettiamo
anche con fatica per fare il bene, i nostri doveri, il vivere le relazioni… In
tutto questo sta l’agire come Lui vuole e per Lui e per il bene di tutti. “Il Signore riceva dalle tue mani, questo
sacrifico a lode e gloria del tuo nome per il bene nsotro e di tutta la tua
santa Chiesa’.
POI C’E’ L’OFFERTA DI CRISTO
Lui dona il Suo Corpo , la sua vita intera spesa per
amore nostro… ‘Questo è il mio corpo
offerto per voi.. questo è il mio sangue offerto per la remissione dei peccati’
Quindi un offerta che diventa ‘sacrificio espiatorio’ e ‘modello
d’amore gratuito’.
NELLA RELAZIONE DI AMICIZIA CI
STA LA RICHIESTA DI AIUTO
Ecco che il tutto finisce con la grande preghiera a
favore dei vivi e dei morti, del papa, dei sacerdoti, famiglie ecc.
AMEN
La preghiera è pronunciata solennemente al ministro
ordinato, ma egli presta le parole all’assemblea che è il vero celebrante nella
Messa. Il popolo di Dio si unisce alle parole del presbitero quando pronuncia,
cantando con partecipazione, il proprio AMEN.
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