09/05/2019 |
di papa Francesco. GIOVINEZZA DEL RISORTO.
Gesù è risorto e vuole farci partecipare alla novità
della sua risurrezione. Egli è la vera giovinezza di un mondo invecchiato ed è
anche la giovinezza di un universo che attende con «le doglie del parto» (Rm 8,22) di essere
rivestito della sua luce e della sua vita. Vicino a Lui possiamo bere dalla
vera sorgente, che mantiene vivi i nostri sogni, i nostri progetti, i nostri
grandi ideali, e che ci lancia nell’annuncio della vita che vale la pena
vivere.
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È veramente difficile incontrare il Risorto nella corsa della vita. Nell’affannoso rincorrersi delle nostre vicende quotidiane ci troviamo spesso soli con le nostre paure. Nel voler stare al passo frenetico del mondo che ci circonda, prima o poi avvertiamo il vuoto e l’inutilità del nostro correre; e nella sconfortante sensazione d’esserci allontanati da Dio improvvisamente tentiamo di reagire incolpando gli altri: “Hanno portato via il Signore”. Ma in realtà siamo noi ad esserci allontanati dal sepolcro per la paura di restare coinvolti in un fatto nuovo e sconvolgente: la Risurrezione di Cristo. Basterebbe un momento di sosta per considerare la parola di speranza che Dio ha seminato in noi; basterebbe un momento di attenzione ai segni della presenza viva del Signore: nella nostra vita, nella comunità cristiana, basterebbe un po’ di fiducia nei fratelli che, nella fede, oggi continuano l’annuncio pasquale: “Cristo è risorto”, noi siamo testimoni. Allora comprenderemmo la novità e l’invito di questo giorno: “Facciamo festa nel Signore”. Dio, Padre nostro, fa’ che in questa festa delle feste scopriamo la nostra vita legata a quella del Cristo. Se moriamo con Lui, con Lui anche vivremo.