14/04/2020 |
di DON MASSIMO. LE DUE MARIE. I racconti evangelici di questi giorni ci presentano gli avvenimenti successivi al fatto della risurrezione di Gesù. Esso pian piano coinvolge, tocca, traforma. Prima figura è Maria di Magdala che troviamo all'esterno della tomba, ormai vuota, piangente. Questo momento è importante e significativo. Ha la forza dell'altra Maria, la madre, che 'stava ai piedi della croce'. Anche Maria di Magdala deve sopportare il dolore del distacco fisico, corporeo, elaborare il lutto nel pianto. E' un'esperienza necessaria anche per liberarsi da un'idea di Dio, come possesso personale. Se non facciamo esperienza viva della tomba vuota e anche dell'assenza di Dio (soprattutto dell'assenza e del suo silenzio da quelle che sono le nostre pretese, capricci, bisogni egoistici...) non incontereremo mai il Dio vivo e vero, il Cristo risorto. Incontreremo sempre e solo un piccolo talismano.
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