L'uomo è alla ricerca di Dio. Mediante
la creazione Dio chiama ogni essere dal nulla all'esistenza. Il meraviglioso
salmo 8 dice che l’uomo,
ogni uomo , è coronato “di gloria e di splendore” e dopo gli angeli, è capace
di riconoscere che il Nome del Signore “è grande. . . su tutta la terra” . Anche
dopo aver perduto la somiglianza con Dio a causa del peccato, l'uomo rimane ad
immagine del suo Creatore. Egli conserva il desiderio di colui che lo chiama
all'esistenza. Tutte le religioni testimoniano questa essenziale ricerca da
parte degli uomini. San Paolo agli ateniesi dice che ‘Dio creò
da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia
della terra. Per essi ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del loro
spazio perché cerchino Dio, se
mai, tastando qua e là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano
da ciascuno di noi (At 17, 26-27) (cfr
CCC 2566).
La
sottolineatura va fatta sulla parola desiderio. Non lo riduciamo al bisogno
psicofisico che può ridursi a quelle ‘voglie’ che possono scadere nel ‘capriccio’. Desiderio è parola
importantissima in un’ottica
spirituale ma anche di psicologia del profondo, perché viene collegato alle
dimensioni essenziali, basilari, della nostra struttura umana. L’uomo si caratterizza infatti come essere religioso, capace
di Dio nelle sue manifestazioni di assoluto, infinito, eterno. Egli prova attrazione e si muove verso Dio,
colto come la pienezza del proprio essere, nella verità, bontà, bellezza, unità.
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