25/04/2020 |
Dio, per primo, chiama l'uomo. Sia che l'uomo dimentichi il
suo Creatore oppure si nasconda lontano dal suo Volto, sia che corra dietro ai
propri idoli o accusi la divinità di averlo abbandonato, il Dio vivo e vero
chiama incessantemente ogni persona al misterioso incontro della preghiera.
Questo passo d'amore del Dio fedele viene sempre per primo nella preghiera; il
passo dell'uomo è sempre una risposta. Man mano che Dio si rivela e rivela
l'uomo a se stesso, la preghiera appare come un appello reciproco, un evento di
Alleanza. Attraverso parole e atti, questo evento impegna il cuore. Si svela
lungo tutta la storia della salvezza.
(cfr CCC 2567)
Il titolo dato dal CCC a questi due
ultimi articoli è ‘la
chiamata universale alla preghiera’.
Siamo quindi spinti a considerare che c’è
sempre Dio, nella sua iniziativa libera e primaria, a muovere gli uomini di
ogni epoca e latitudine, chiamandoli alla preghiera. Ogni forma religiosa è espressione di questa comune chiamata e si
concretizza in riti, simboli, parole proprie. Certamente verificheremo se c’è una progressione storica di questa chiamata dell’uomo per realizzare pienamente la comunione con Dio nella
preghiera. Comunque guardiamo sempre con simpatia e rispetto ad ogni forma
religiosa autentica, cioè convalidata nella storia e che resti sempre coerente
con i propri dettami di fondo.
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