02/05/2020 |
Dio rinnova la propria Promessa a Giacobbe, l'antenato delle
dodici tribù d'Israele. Prima di affrontare il fratello Esaù, Giacobbe lotta
per l'intera notte con un misterioso personaggio, che si rifiuta di rivelargli
il proprio nome, ma lo benedice prima di lasciarlo allo spuntar del sole. La
tradizione spirituale della Chiesa ha visto in questo racconto il simbolo della
preghiera come combattimento della fede e vittoria della perseveranza. (cfr CCC 2573)
Oggi
troviamo la figura di Giacobbe che lotta con l’angelo.
Questa figura rappresenta Dio e spesso, la scena è stata presentata come una
caratteristica della preghiera. Forse ci stupisce, a confronto con la docilità
di Abramo, trovare ora l’atteggiamento
di una preghiera che è anche lotta. Possiamo pensarla come lotta con noi stessi
in un cammino di crescita personale o anche contro alcune nostre istintualità.
Ma c’è la
lotta della perseveranza che troveremo indicata anche da Gesù: ‘pregate sempre senza stancarvi’….’chiedete e vi sarà dato’…’ con la vostra perseveranza
salverete le vostre anime’.
Comunque anche in Abramo, se torniamo alla sua storia, troviamo una sua
preghiera di intercessione insistente per la città di Sodoma (cfr Gen 18) Egli
sembra lottare con Dio per ottenere sempre di più e non si vergogna di chiedere
qualcosa che appare, almeno a lui spesso, impossibile.
|